Cerca e trova immobili

BERNAFuoco batterico: ambientalisti, urge nuova strategia

04.03.08 - 15:01
Fuoco batterico: ambientalisti, urge nuova strategia
BERNA - Le organizzazioni ambientaliste elvetiche vorrebbero bandire gli antibiotici dalle misure di lotta contro il fuoco batterico. Inoltre gli alberi da frutto ad alto fusto, di grande valore naturalistico, non dovrebbero più essere abbattuti in caso di malattia, ma solo potati. La strategia per combattere il fuoco batterico messa in atto nella Confederazione è fallita, sostengono oggi in un comunicato comune Pro Natura, Associazione svizzera per la protezione degli uccelli ASPU/BirdLife Svizzera e WWF. Le tre associazioni ritengono impossibile un'eradicazione del batterio. La sola via praticabile, a loro avviso, è quella di imparare a convivere con la patologia.

Per questo le organizzazioni auspicano uno sforzo maggiore nella ricerca applicata. Molti aspetti del fuoco batterico e del suo effetto sugli alberi, come il ruolo di temperatura, umidità, inquinamento e dei provvedimenti di lotta, oggi continuano ad essere incompresi. Finora la ricerca si è concentrata sulla lotta biologica o chimica e sulla selezione di varietà resistenti. Pro Natura, ASPU e WWF chiedono un riorientamento delle direttive federali e una nuova ripartizione dello sforzo finanziario. Negli ultimi undici anni la Confederazione ha speso circa 50 milioni di franchi, di cui solo meno della metà per la ricerca, si rammaricano le organizzazioni.

Un'attenzione particolare va rivolta alle piante ad alto fusto che rappresentano un aspetto significativo del paesaggio e costituiscono una testimonianza di un metodo tradizionale di coltura. Ma questi alberi sono pure un elemento importante per la biodiversità, sia in termini di varietà genetica degli stessi vegetali che quale habitat per numerose specie animali. Le tre associazioni chiedono che le indennità per lo sradicamento forzato intervenga solo dopo la coltura di nuovi alberi da futto e propongono contributi di sostegno alle nuove piantagioni ad alto fusto. Stando ai dati forniti dalle associazioni stesse nel 1951 la Svizzera contava 14 milioni di alberi ad alto fusto, contro due milioni oggigiorno. A causa del fuoco batterico lo scorso anno sono state sradicate circa 10 000 piante ad alto fusto, senza contare oltre 100 ettari (250 000 alberi) di alberi da frutto coltivati intensivamente.

Il fuoco batterico è apparso in Svizzera per la prima volta nel 1989 colpendo alberi in tre comuni. L'anno scorso, malgrado i vari provvedimenti adottati, la piaga ha toccato oltre 48 000 alberi ad alto fusto e quasi 62 000 a basso fusto in 869 comuni. Alla fine di gennaio l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) ha dato il proprio nulla osta all'utilizzazione, con determinati limiti, dell'antibiotico streptomicina. La decisione aveva suscitato aspre critiche tra le associazioni ambientaliste.



ATS
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE