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SVIZZERACala la mortalità infantile, ma in Ticino i bambini nascono sottopeso

27.11.07 - 10:44
In Svizzera quasi il 6% dei bambini nasce sottopeso (cioè con un peso inferiore a 2500 grammi) e questo lo si nota soprattutto in Ticino e nella parte francese della Confederazione. Ma in compenso la mortalità infantile è diminuita del 12%. Vari Paesi europei registrano però una mortalità infantile ancora più bassa. Lo rivela uno studio sui nati morti e sulla mortalità infantile tra il 1993 e il 2002 pubblicato dall’Ufficio federale di statistica (UST).
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Cala la mortalità infantile, ma in Ticino i bambini nascono sottopeso
In Svizzera quasi il 6% dei bambini nasce sottopeso (cioè con un peso inferiore a 2500 grammi) e questo lo si nota soprattutto in Ticino e nella parte francese della Confederazione. Ma in compenso la mortalità infantile è diminuita del 12%. Vari Paesi europei registrano però una mortalità infantile ancora più bassa. Lo rivela uno studio sui nati morti e sulla mortalità infantile tra il 1993 e il 2002 pubblicato dall’Ufficio federale di statistica (UST).

NEUCHATEL - Tra il 1994 e il 2002, il peso medio alla nascita è sceso in media di 3 grammi all’anno. Sembra poco, ma è significativo: tra il 1979 e il 1994 era infatti costantemente cresciuto di 2,5 grammi all’anno. Dal 1994 la quota di bambini sottopeso, ossia con un peso alla nascita inferiore a 2500 grammi, è così aumentata dell’11% fino a raggiungere il 5,9% dei neonati. Sono noti due motivi di questo calo del peso alla nascita, che tuttavia non sono sufficienti per spiegarlo completamente: l’incremento della quota di parti (pluri)gemellari al 2,7% nonché l’aumento dei parti pretermine, che però non può essere quantificato.


Nella media europea

Complessivamente, nel 2002 sono deceduti nel primo anno di vita 329 bambini o 4,5 su 1000. In alcuni Paesi dell’Europa nordoccidentale, i tassi sono nettamente più bassi. Lo stesso anno, in Finlandia sono deceduti 3 neonati su 1000, in Svezia 3,3, in Norvegia 3,4, in Francia 4,1 e in Germania 4,2. La Svizzera ha quindi ceduto la sua posizione ai vertici della classifica dell’inizio degli anni 1990. Rispetto al tasso di mortalità della Finlandia, ad esempio, ciò significa che nel 2002 la Svizzera ha registrato almeno 100 decessi in più.


Le prime settimane di vita le più pericolose

Con un’incidenza del 3,1 per mille, il rischio di morte più elevato si registra nella prima settimana di vita. Due terzi dei neonati deceduti nel primo anno di vita sono morti nella prima settimana di vita. Meno nati morti e più decessi nella prima settimana di vita hanno fatto sì che il tasso di mortalità perinatale non sia diminuito. Tra il 1993 e il 2002 il tasso di nati morti è sceso del 16%, mentre i decessi nella prima settimana di vita sono progrediti del 13%.


Calo della sindrome della morte improvvisa

Il tasso di mortalità dal 2° al 12° mese di vita si è quasi dimezzato: è sceso del 47%, passando dall’1,9 all’1,0 per mille. Il motivo principale è il calo del 60 per cento della sindrome della morte improvvisa. Evidentemente, la raccomandazione sistematica di far dormire i bambini sulla schiena dei primi anni 1990 ha avuto effetto. La diminuzione della sindrome della morte improvvisa spiega due terzi del calo della mortalità infantile dal 2° al 12° mese di vita. Il terzo restante non è attribuibile a una causa di morte specifica, bensì al miglioramento dell’assistenza medica (diagnosi precoci e trattamenti tempestivi altamente specializzati) e della prevenzione.

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