La decisione della Città di Lugano cancella il Rally?
BELLINZONA- Il Governo intende ritirare l'autorizzazione al Rally del Ticino, visto che la decisione presa dalla Città di Lugano, già peraltro ripresa dal programma di dettaglio, non rappresenta una violazione delle condizioni poste agli organizzatori e più precisamente quella di non attraversare nuclei abitati? Questa la domanda che Carlo Lepori e altri deputati socialisti hanno posto al Consiglio di Stato in un'interpellanza odierna.
Il 24 aprile 2007 il Consiglio di Stato in un suo Bollettino stampa informativo «Rally del Ticino», comunicava di aver deciso di autorizzare in linea di principio l’organizzazione nel 2007 del Rally del Ticino che avrà luogo il 24 e 25 agosto. Il Consiglio di Stato aveva ritenuto che gli organizzatori avevano rispettato le condizioni che erano state poste con una lettera del febbraio del 2006. In modo particolare, sottolineano i deputati, per quanto attiene al non attraversamento dei nuclei abitati. In questo caso il Governo, conformemente a quanto stabilito già alcuni mesi fa, si è occupato direttamente della questione.
Il Municipio della Città di Lugano però, nel suo comunicato stampa del 18 maggio 2007, annunciava che a seguito dell'autorizzazione di massima rilasciata a livello cantonale, autorizzava il comitato Rally del Ticino ad organizzare la partenza e l'arrivo di una tappa del Rally a Lugano. Il percorso però interesserà Via Ciani e la zona di Cornaredo – Gerra nonché la zona del Casinò ed il lungolago adiacente. Questo però affermano i deputati, sarebbe in palese contraddizione con quanto detto dal Governo.
