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SVIZZERATassa sui lettori digitali: le associazioni dei consumatori ricorrono al Tribunale federale

01.06.06 - 11:13
Le quattro associazioni svizzere di difesa dei consumatori – ACSI, FRC, KF e SKS – hanno depositato oggi un ricorso al Tribunale federale contro l’introduzione di una nuova tassa sui lettori digitali. Nel loro ricorso, le quattro associazioni contestano la loro esclusione dalle trattative e l’introduzione di questa nuova tassa.
Tassa sui lettori digitali: le associazioni dei consumatori ricorrono al Tribunale federale
Le quattro associazioni svizzere di difesa dei consumatori – ACSI, FRC, KF e SKS – hanno depositato oggi un ricorso al Tribunale federale contro l’introduzione di una nuova tassa sui lettori digitali. Nel loro ricorso, le quattro associazioni contestano la loro esclusione dalle trattative e l’introduzione di questa nuova tassa.

BERNA - Il 17 gennaio 2006, la Commissione arbitrale federale per la gestione dei diritti d’autore ha approvato l’introduzione di una nuova tassa, secondo le richieste delle società che gestiscono i diritti d’autore. Dal 1° marzo 2006, questa nuova tassa avrebbe dovuto riguardare tre tipi di apparecchi: i piccoli lettori MP3 a memoria flash, i lettori a disco rigido del tipo iPod e i videoregistratori e DVD. Non sarebbero toccati da questa nuova tassa i computer, i cellulari e le agende elettroniche. Il Tribunale federale, in un primo tempo ha sospeso l’entrata in vigore di questa tassa: adesso deve pronunciarsi sul principio.

Le associazioni dei consumatori contestano il fatto che – durante le trattative intercorse per l’introduzione della tassa – non hanno potuto essere riconosciute come organizzazioni rappresentative degli utilizzatori, ai sensi della legge sui diritti d’autore. Le associazioni consumeriste sono, invece, convinte di rappresentare a tutti gli effetti gli interessi e i diritti dei consumatori che devono pagare questo nuovo canone. È quindi inaccettabile che la Commissione arbitrale non abbia riconosciuto alle associazioni di difesa dei consumatori la capacità di rappresentare gli utilizzatori di lettori digitali.
Le quattro associazioni si oppongono a questa nuova tassa che costringerebbe l’acquirente a pagare più volte lo stesso prodotto : per i diritti d’autore al momento dell’acquisto della musica, per il supporto dei dati, come pure per l’apparecchio.

Le associazioni consumeriste sono pure attive nel quadro della revisione della legge sui diritti d’autore poiché ai consumatori non vengono sufficientemente riconosciuti i diritti nel settore digitale. Esse chiedono che la legge protegga tanto i diritti degli artisti quanto quelli dei consumatori, in particolare, il diritto alla copia privata. 

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