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GIUBIASCOInceneritore: la Lega con Borradori, ma con "scarso entusiamo"

18.08.05 - 15:36
Ti Press
Inceneritore: la Lega con Borradori, ma con "scarso entusiamo"
GIUBIASCO - "Vista l’intenzione dell’emittente televisiva di Stato di rivangare l’interminabile telenovela dei rifiuti ticinesi con un’apposita trasmissione, è opportuno ricordare come stanno realmente le cose, chi ha fatto risparmiare al Cantone 600 milioni di franchi d’investimenti, a cui vanno aggiunte le spese di gestione per impianti sottoutilizzati e/o sovradimensionati – ossia la Lega dei Ticinesi - e chi invece tenta di farsi bello con meriti che non ha".

Questa la premessa di un comunicato stampa odierno diramato dalla Lega dei ticinesi.

"Nel 1991 - continua la nota stampa leghista - quando la saga del rifiuto ticinese era irrisolta già da una ventina d’anni e il Dipartimento del Territorio era diretto da Renzo Respini (PPD), l’intenzione di detto Dipartimento era quella di costruire ben due impianti di smaltimento rifiuti (forni a griglia) per il prezzo complessivo di 600 milioni di franchi (a cui erano da aggiungere "sorpassi annunciati" di perlomeno il 20%). Si parlava di emergenza rifiuti: secondo il Dipartimento del Territorio, il suo Direttore ed i suoi funzionari – alcuni purtroppo tutt’ora in carica, con la credibilità è ormai ridotta ai minimi termini - entro il 2000 i rifiuti avrebbero sommerso il Ticino, trasformandolo il una gigantesca discarica a cielo aperto.
Il Dipartimento indicava anche le tonnellate di rifiuti da smaltire nel nostro Cantone: 250mila ogni anno, ad un prezzo di smaltimento valutato sui 350-400 Fr/tonnellata, con ipotesi di 504 Fr/t nel caso fossero mancati i sussidi federali".

E siamo nel 1993: "in seguito al referendum lanciato dalla Lega - si legge ancora - i due forni a griglia di cui sopra sono stati bocciati in votazione popolare con una maggioranza del 70%. Dopo la votazione, il DT si era improvvisamente accorto che le le tonnellate di rifiuti prodotte dal nostro Cantone non erano 250mila, ma semmai poco più della metà.
Questa era il quadro nell’aprile 1995 quando la Lega dei Ticinesi, con Marco Borradori, ha assunto la gestione del Dipartimento del territorio".

Oggi la situazione si presenta come segue: "E’ appurato che i rifiuti solidi urbani da smaltire annualmente sono circa 130mila tonnellate (altro che 250mila!)". "I costi attuali di smaltimento rifiuti sono di circa 250 Fr/t, di cui 20 per la compattazione, 180 per lo smaltimento, 50 per il trasporto oltralpe (altro che 350-400!)".

La Lega dei Ticinesi, come si sa, "ha sostenuto la tecnologia Thermoselect". E "Thermoselect avrebbe effettuato lei stessa l’investimento per la realizzazione dell’impianto di smaltimento per i rifiuti ticinesi, praticando poi tariffe di smaltimento di 160-170 Fr/t".

Può anche darsi, ammette la Lega "che Thermoselect abbia avventatamente fatto delle promesse che non era in grado di mantenere. Tuttavia i suoi impianti funzionano, come dimostra, ad esempio, il caso del Giappone che ha adottato con piena soddisfazione questa tecnologia. L’opzione Thermoselect è però stata affossata per motivi politici".

La soluzione attualmente scelta da governo e parlamento "è come noto l’impianto ACR. Per quest’ultimo si prevede un investimento di 250 milioni di franchi (quindi meno della metà dei 600 milioni che sarebbero stati spesi senza il referendum della Lega) di cui di cui 150 per la tecnologia, 60-70 (passibili di risparmio!) per la parte edile e il resto per espropri e altre spese.
La tariffa massima di smaltimento rifiuti nell’impianto ACR è stata fissata per legge ad al massimo 180 Fr/t (meno della metà della tariffa che sarebbe oggi praticata se la Lega, tramite il citato referendum, non avesse ottenuto il siluramento dei due forni a griglia che si volevano realizzare all’inizio degli anni 90)".

La Lega dei Ticinesi "non ritiene la soluzione ACR ottimale". Thermoselect "sarebbe stata preferibile".

Tuttavia "al momento non ci sono alternative: in particolare non costituisce un’opzione a lungo termine la continuazione del trasbordo rifiuti oltregottardo. Questo perché nessun Cantone è disposto ad impegnarsi in maniera vincolante a smaltire i rifiuti ticinesi per oltre 5 anni".

"Evidentemente - conclude la nota leghista - se un Cantone fosse pronto a smaltire i rifiuti ticinesi per, ad esempio, 20 anni a tariffe di 140 Fr/t, la Lega dei Ticinesi sarebbe la prima ad appoggiare questa soluzione. Così però non è.
L’impianto ACR ha innegabilmente delle pecche, in particolare per quel che riguarda le dimensioni dell’involucro ed i suoi costi – sui quali la Lega dei Ticinesi è convinta che sia possibile risparmiare almeno 10 milioni.
L’ubicazione scelta non è ottimale: del resto la Lega aveva proposto di realizzarlo a Castione, ma la proposta non è stata accettata.
Anche per quel che riguarda le macchinose procedure previste per trasporto all’impianto della spazzatura da smaltire, con stazioni di compataggio intermedie e carichi e scarichi da treni e camion, si può e si deve migliorare, semplificando e risparmiando.
Tuttavia l’impianto ACR presenta il vantaggio di garantire, appunto per legge, delle tariffe di smaltimento massime di 180 Fr/t. Tariffe di questa entità permettono di non introdurre, in nessun Comune e men che meno a livello cantonale, la tassa sul sacco, che costituisce un nuovo, inaccettabile balzello a danno dei cittadini. Balzello che la Lega dei Ticinesi da sempre combatte.
Per questo, pur con scarso entusiasmo, a patto che vengano messi in pratica i citati, dovuti correttivi oltre ad una stretta vigilanza affinché l’ACR applichi effettivamente le tariffe di smaltimento rifiuti inferiori possibili, la Lega dei Ticinesi ritiene di poter convivere con l’impianto di Giubiasco, e continuerà a battersi contro le tasse sul sacco che ingiustamente penalizzano i cittadini.
Quanti invece si oppongono all’impianto, ed in particolare gli ecologisti, dicano chiaramente che intenzioni hanno: forse quella di trovare soluzione più costose, con la conseguenza di gravare i cittadini ticinesi – le cui difficoltà economiche crescono di giorno in giorno - con ulteriori balzelli? Ricordiamo agli smemorati che la popolazione ticinese ha a più riprese dimostrato di non volere ulteriori aggravi fiscali."

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