BELLINZONA - Una nuova minaccia si profila sul fronte dell'occupazione in Ticino. Si tratta degli stabilimenti industriali (Officine) FFS di Bellinzona. Tra i dipendenti e i quadri delle Officine serpeggia infatti il timore che la divisione viaggiatori delle FFS possa ritirare l’incarico di manutenzione di un centinaio di locomotive Re 4/4 sino ad oggi conferito a Bellinzona per affidarlo alle officine di Yverdon oppure ad aziende private come la Winpro SA.
I sindacati che hanno espresso preoccupazione, criticano l'atteggiamento delle FFS: "Pochi mesi fa, la divisione Cargo ha annunciato con toni trionfali investimenti dell’ordine di 8 milioni di franchi per fare delle Officine di Bellinzona un centro di competenze per la manutenzione di locomotive.
Adesso, la divisione viaggiatori della stessa azienda annuncia di voler andare in una direzione completamente diversa, introducendo la privatizzazione nel settore della manutenzione del materiale rotabile. In un periodo in cui le FFS non stanno certo brillando per efficienza e affidabilità, simili episodi sollevano ulteriori dubbi sulla coesione e sulla visione d’assieme dei suoi manager. Lacune che poi vanno immancabilmente a scapito del personale e della qualità del servizio offerto all’utenza e ai contribuenti".
Il sindacato SEV e il suo comitato RM non intendono accettare simili decisioni e dichiarano che faranno tutto quanto in loro potere per contrastarle, chiedendo nuovamente alle autorità politiche di appoggiare la loro azione in favore di posti di lavoro la cui importanza è sempre stata recepita dalla popolazione, come testimoniano le 8'000 firme e le numerose risoluzioni raccolte in favore delle Officine FFS.