NEUCHÂTELEffetto sospensivo per il salario minimo

NEUCHÂTEL - Il Tribunale federale (TF) ha concesso l'effetto sospensivo ai ricorsi presentati contro l'introduzione di un salario minimo a Neuchâtel. Fra gli undici ricorrenti figurano l'associazione degli esercenti GastroNeuchâtel e diversi datori di lavoro dei settori della ristorazione, delle pulizie e alimentare.

Tutti sono rappresentati dall'avvocato e deputato PLR Philippe Bauer, che aveva combattuto in maggio al Gran consiglio neocastellano il disegno di legge in cui è prevista l'introduzione di una retribuzione minima di 20 franchi l'ora. I ricorrenti affermano che soltanto la Confederazione, e non i Cantoni, dispongono della competenza di legiferare in materia di diritto del lavoro.

Gli autori del ricorso sostengono peraltro che la legge approvata a fine maggio dal parlamento è contraria ai contratti collettivi di lavoro negoziati dai partner sociali e approvati dalla Confederazione.

Prevista per il primo gennaio 2015, l'entrata in vigore della legge potrebbe dunque essere ritardata. La nuova normativa è stata approvata il 28 maggio scorso da 85 deputati contro 22 e 4 astenuti. Secondo le stime del Consiglio di Stato neocastellano, ne beneficerebbero circa 2700 lavoratori.

Retribuito 20 franchi lordi all'ora, un impiegato con un orario settimanale di 40 ore potrebbe guadagnare 3467 franchi mensili. Per una settimana lavorativa di 41 ore il salario sarebbe di 3553 franchi, mentre la paga potrebbe salire a 3640 franchi per coloro che lavorano 42 ore la settimana. La legge prevede agevolazioni per l'agricoltura e la viticoltura.

Oltre a Neuchâtel, anche il Giura si appresta a legiferare in materia di salari minimi. Il progetto che dovrebbe essere esaminato entro l'anno dal parlamento prevede uno stipendio di base di 19,25 franchi l'ora. Altri cantoni - Ginevra, Vaud, Vallese - hanno invece rifiutato proposte analoghe.

ats