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BERNALotta al riciclaggio, il Parlamento è sempre diviso

27.08.14 - 11:51
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati non vuole allinearsi alla versione largamente "ammorbidita" dal Nazionale
Lotta al riciclaggio, il Parlamento è sempre diviso
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati non vuole allinearsi alla versione largamente "ammorbidita" dal Nazionale

BERNA - La nuova riforma per rafforzare la lotta contro il riciclaggio di denaro continua a dividere il Parlamento. La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati non vuole allinearsi alla versione largamente "ammorbidita" dal Nazionale durante la sessione estiva delle Camere federali.

 

Secondo la maggioranza, il testo adottato dalla Camera del popolo non è conforme alle raccomandazioni del Gruppo d'azione finanziaria contro il riciclaggio di capitali (GAFI). A differenza del Nazionale, la commissione degli Stati non intende infatti rinunciare al divieto delle transazioni in contanti sopra i 100'000 franchi per la vendita di beni mobili e immobili. Solo un membro si è pronunciato a favore dello status quo difeso dalla Camera del popolo.

 

La commissione non vuole neppure limitare la trasparenza di chi acquista azioni al portatore. Il Nazionale auspica infatti di esonerare dall'obbligo di dichiarare l'acquisto le società anonime con un capitale inferiore ai 250'000 franchi. Per le società a garanzia limitata, la soglia è fissata a un capitale non superiore ai 50'000 franchi.

 

Permangono divergenze anche sul cosiddetto "delitto fiscale qualificato" preliminare al riciclaggio di denaro. Il Consiglio nazionale vuole fare in modo che l'evasione fiscale a partire dai 200'000 franchi venga considerata un delitto fiscale qualificato, che comporta una pena fino a 3 anni di prigione, ma solo se le autorità fiscali hanno richiesto il rimborso di imposta. La commissione degli Stati vuole che si applichi alle persone che hanno sottratto almeno 300'000 franchi annui di imposte dirette.

 

Infine, la commissione della Camera dei cantoni sostiene una trasparenza accresciuta anche da parte dei membri del Parlamento. Il Nazionale ha invece deciso di escludere i parlamentari dalle regole di vigilanza contro il riciclaggio di denaro. Secondo la Camera del popolo, le transazioni dei parlamentari non devono essere considerate a rischio.

 

Ats

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