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BERNA - La Commissione grigionese per la sanità e la politica sociale del Gran Consiglio (CSPS) ha deciso, non senza clamore, di non entrare in materia sulla revisione della legge sul rapporto di lavoro dei collaboratori del Cantone. La consigliera di Stato Barbara Janom Steiner (PBD) ha parlato di "una decisione assolutamente incomprensibile", sottolineando che si tratta della prima volta che accade una cosa simile.
Secondo un comunicato odierno della Commissione, la decisione è stata presa di misura, per la precisione con 6 voti contro 5. Questo non lenisce però la sorpresa: "neanche gli altri membri del governo ricordano un evento simile", ha detto la Janom Steiner all'ats. Probabilmente, ha aggiunto, si tratta di una tattica partitica o elettorale.
Con la decisione della Commissione, la revisione totale della legge non potrà essere trattata come previsto nella sessione di aprile. Il Parlamento si potrà esprimere solo sull'entrata in materia. Se la decisione differirà da quella della Commissione, tutta la procedura ricomincerà da capo.
Dalla nuova legge il governo si attende una maggiore flessibilità, nonché una legislazione moderna vicina al diritto privato in materia di contratti di lavoro. Il progetto prevede tra le altre cose di aumentare da 20 a 23 i giorni di vacanza, di estendere il congedo maternità e di ancorare nella legge un congedo paternità. Prevista anche la soppressione degli automatismi di aumento di stipendio.
Ats
