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BERNAGoverno eletto dal popolo, Calmy-Rey sta con l’UDC

05.05.13 - 10:31
L’ex consigliera federale socialista: "ll parlamento ha più potere rispetto al Governo. Ci vuole un riequilibrio"
Foto d'archivio (Keystone)
Governo eletto dal popolo, Calmy-Rey sta con l’UDC
L’ex consigliera federale socialista: "ll parlamento ha più potere rispetto al Governo. Ci vuole un riequilibrio"

BERNA - L'ex consigliera federale socialista Micheline Calmy-Rey è favorevole all'elezione popolare del governo, oggetto in votazione il prossimo 9 giugno. Con il nuovo sistema, afferma l'ex ministra degli esteri, l'esecutivo federale disporrebbe di una maggiore legittimità. Inoltre, un'elezione da parte del popolo sarebbe positiva per un riequilibrio dei poteri tra Consiglio federale e Parlamento.

"Votazioni federali e elezioni popolari sono il principio fondamentale del nostro sistema democratico", ha detto Calmy-Rey in un'intervista pubblicata oggi dal domenicale "Schweiz am Sonntag". "I Paesi a noi vicini, in cui il capo del governo è eletto dal popolo, vivono bene questa situazione", ha aggiunto. Un consigliere federale possiede in Svizzera un settimo del potere rispetto a un capo del governo estero. "Non vedo quindi perché da noi non potrebbe essere possibile un'elezione popolare del governo", ha sottolineato Calmy-Rey.

A suo avviso, l'iniziativa dell'UDC non è perfetta. Se fosse giunta dai ranghi del PS, si sarebbe presumibilmente optato per un sistema di voto proporzionale e non maggioritario. "Tuttavia nella votazione popolare si tratta di una scelta di principio, e questo lo trovo giusto", ha affermato.

"In base alla mia esperienza di consigliera di Stato a Ginevra, so che il governo dispone di una maggiore legittimità se è eletto direttamente dal popolo", ha ricordato Calmy-Rey. A suo avviso, l'equilibrio tra Consiglio federale e Parlamento è attualmente a rischio: le Camere federali hanno troppo potere rispetto al governo.

Un po' più di legittimazione popolare farebbe bene all'esecutivo. La votazione del Consiglio federale da parte del popolo avrebbe in effetti un effetto positivo di riequilibrio tra potere esecutivo e legislativo. Secondo Calmy-Rey, si sente spesso dire che il governo ha una visione ma non riesce a difendere la sua responsabilità di conduzione del Paese.

L'ex consigliera federale non teme il pericolo che con un'elezione popolare del governo si vada verso campagne elettorali all'americana con costosi finanziamenti dei candidati. A suo avviso, governo e Parlamento avrebbero la possibilità di limitare l'influenza dei grandi finanziatori attraverso l'elaborazione di apposite leggi destinate a combattere questo rischio.

Alla domanda su come cambierebbe la composizione del Consiglio federale con il nuovo sistema, l'ex consigliera federale ha risposto che "dipende dalle persone che si presentano all'elezione". Calmy-Rey ritiene positivo che i candidati romandi debbano saper parlare il tedesco, se vogliono convincere gli elettori di tutta la Svizzera. A loro volta, gli Svizzeri tedeschi debbono padroneggiare il francese. Ciò rafforza la coesione nazionale.

ats

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