La consigliera federale ha tracciando un bilancio della sua partecipazione alla Conferenza di Monaco di Baviera
MONACO - A livello mondiale sono in corso sviluppi che detestano preoccupazione: lo ha affermato la consigliera federale Viola Amherd, tracciando un bilancio della sua partecipazione alla Conferenza di Monaco di Baviera sulla sicurezza, giunta quest'anno alla 55esima edizione.
In un incontro con i rappresentanti dei media - di cui è disponibile una presa di posizione scritta - la neoministra elvetica della difesa ha parlato di un «tono di fondo tetro»: la situazione della politica di sicurezza e la sua evoluzione vengono in generale valutati in modo pessimistico.
Pesano aspetti quali la revoca dei trattati di disarmo, la rinascita di una politica statale aggressiva e gli effetti dei cambiamenti climatici, ha spiegato Amherd, che nel corso dell'evento - presenti fra gli altri anche la cancelliera tedesca Angela Merkel e il vicepresidente americano Mike Pence - ha partecipato a diverse tavole rotonde. Fra i grandi temi affrontati vi è stata anche la sicurezza cibernetica.
Amherd ha detto di aver avuto brevi abboccamenti con altri (non precisati) ministri, oltre a un colloquio bilaterale con la ministra della difesa francese Florence Parly. Le parti hanno parlato soprattutto di difesa contro attacchi informatici, di protezione atomica, chimica e biologica, nonché degli sviluppi in materia di acquisto - da parte di Berna - di aerei di combattimento e di sistemi di difesa aerea: ai contratti sono infatti interessate imprese francesi.
Il Dipartimento federale della difesa considera la conferenza di Monaco un'importante piattaforma per le questioni d'attualità concernenti la politica estera, la politica di sicurezza e la difesa. All'appuntamento si sono presentati rappresentanti di spicco di oltre 30 paesi.