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SVIZZERA«Referendum obbligatorio» per i trattati internazionali

18.11.18 - 11:57
È l'obiettivo del Consiglio federale, approvato in consultazione da UDC, PLR e PPD. Contrari i socialisti
Keystone
«Referendum obbligatorio» per i trattati internazionali
È l'obiettivo del Consiglio federale, approvato in consultazione da UDC, PLR e PPD. Contrari i socialisti

BERNA - Coinvolgere ancora di più il popolo in politica estera. È l'obiettivo che si pone il Consiglio federale secondo cui in futuro anche i trattati internazionali, che per la loro importanza si trovano allo stesso livello della Costituzione federale, vanno sottoposti a referendum obbligatorio. In consultazione tale proposta è stata approvata da UDC, PLR e PPD. Contrario il PS, che preferisce il referendum facoltativo.

Attualmente sono sottoposti a referendum facoltativo i trattati internazionali di durata indeterminata e non denunciabili, quelli che prevedono l'adesione a un'organizzazione internazionale, oppure che includono disposizioni importanti che contengono norme di diritto o per l'attuazione dei quali è necessaria l'emanazione di leggi federali. Sottostanno a referendum obbligatorio, invece, l'adesione a organizzazioni di sicurezza collettiva, come la Nato, o a comunità sovranazionali, vedi l'Ue.

Il referendum obbligatorio per i trattati internazionali a carattere costituzionale fa già parte del diritto costituzionale non scritto (referendum sui generis, così denominato nel rapporto esplicativo del Consiglio federale). Il suo ancoramento esplicito nella carta fondamentale era stato chiesto nel 2016 da Andrea Caroni (PLR/AR) con una mozione, poi accolta dai due rami del Parlamento.

In questo modo, spiega il PPD nella sua presa di posizione, viene precisato in modo chiaro quale trattato è soggetto a referendum obbligatorio e quale no. La proposta in discussione ha inoltre il merito di creare maggiore sicurezza del diritto e rafforzare la legittimazione democratica del diritto internazionale.

Un parere condiviso dal PLR secondo cui sono i diritti popolari nel suo insieme che vengono rafforzati. L'UDC, che si dice favorevole, ritiene tuttavia che la proposta non sia sufficientemente ambiziosa.

Per i democentristi, il referendum obbligatorio dovrebbe riguardare anche i trattati internazionali di natura costituzionale che, pur non essendo giuridicamente vincolanti al momento della firma, possono diventarlo (Soft Law). L'UDC ritiene pure che la delega di poteri giudiziari a tribunali internazionali dovrebbe essere approvata da popolo e cantoni.

I socialisti si oppongono invece alla proposta del Consiglio federale «nella sua forma attuale». Per il PS sarebbe meglio prevedere per questi trattati la possibilità di lanciare un referendum facoltativo. Anche in questo modo, sottolinea il partito, l'obiettivo fondamentale della mozione, vale a dire lo sviluppo dell'espressione democratica nel campo dei trattati internazionali, verrebbe soddisfatto.

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COMMENTI
 

volabas 5 anni fa su tio
se è una proposta del CF, allora l'i......a è dietro l'angolo, ocio..

Monello 5 anni fa su tio
....giusto ..al popolo sovrano !

Gery 5 anni fa su tio
Il popolo è sovrano quindi, ha diritto di scelta anche nei trattati internazionali. I politici devono fare l’interesse del popolo e non il proprio Svizzera neutrale e libera da in posizioni straniere.

Danny50 5 anni fa su tio
Propaganda Göbbels. Fanno veramente schifo. Vomitevoli, ignobili e infami.

Mat78 5 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Il CF fa politica, ovviamente contro l'UDC...
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