Aiuti statali e misure di accompognamento restano tra i punti più controversi
BRUXELLES - Le trattative sull'accordo quadro istituzionale tra la Svizzera e l'Unione europea sono sì progredite ma non si sono raggiunti successi significativi.
Lo ha indicato stasera una portavoce della Commissione UE al termine dell'incontro con il segretario di Stato Roberto Balzaretti, responsabile elvetico dei negoziati con l'Unione europea.
Sui principali punti politici non si è ancora riusciti a trovare un accordo. In quest'ottica la Commissione europea esaminerà la situazione e poi deciderà «come si possa andare avanti» con le trattative, ha scritto in una breve e-mail la portavoce.
Dal 2014 Berna e Bruxelles stanno discutendo di un accordo quadro istituzionale. Tra i punti controversi vi sono gli aiuti statali e in particolare le misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone, per proteggere i lavoratori contro il dumping salariale e sociale.
I due interlocutori si sono sostanzialmente accordati sulla questione della composizione delle vertenze e sul ruolo in questo ambito della Corte di giustizia europea. In occasione della sua visita in Svizzera lo scorso anno, il presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker aveva evocato un possibile tribunale arbitrale.