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SVIZZERALa Commissione non leva l'immunità a Miesch

19.06.18 - 19:30
L'ex consigliere nazionale, il quale ha spiegato di aver presentato di sua iniziativa l'interpellanza in questione e ha affermato che al riguardo nessun lobbista si era messo in contatto con lui
Keystone
La Commissione non leva l'immunità a Miesch
L'ex consigliere nazionale, il quale ha spiegato di aver presentato di sua iniziativa l'interpellanza in questione e ha affermato che al riguardo nessun lobbista si era messo in contatto con lui

BERNA - L'ex consigliere nazionale Christian Miesch (UDC/BL) non dovrebbe comparire davanti alla giustizia: la competente commissione del Nazionale ha respinto oggi una richiesta del Ministero pubblico basilese di revocargli l'immunità parlamentare. Il democentrista era sospettato di corruzione passiva e di accettazione di vantaggi nella sua qualità di segretario dell'intergruppo parlamentare Svizzera-Kazakistan.

In questa veste, Miesch avrebbe emesso a carico di Thomas Borer, che lavorava quale lobbista per il Ministero della giustizia del Kazakistan, una fattura di 4'635 franchi per aver presentato un'interpellanza.

La commissione ha sentito l'ex consigliere nazionale, il quale ha spiegato di aver presentato di sua iniziativa l'interpellanza in questione e ha affermato che al riguardo nessun lobbista si era messo in contatto con lui, indicano in una nota i servizi del Parlamento.

Nel marzo del 2015, Miesch ha inoltre annunciato che non si sarebbe ricandidato per il Consiglio nazionale. Ha tuttavia svolto il compito di segretario dell'intergruppo parlamentare ancora fino al 2017. Per questa ragione egli ha ritenuto giustificato fatturare le sue spese, relative fra l'altro a viaggi in veste di segretario.

La competente commissione del Nazionale si è occupata dapprima di chiarire se l'effetto di protezione dell'immunità valga anche per atti commessi durante il periodo del mandato nel caso in cui, al momento del perseguimento penale, la persona abbia cessato la propria attività. A questo interrogativo, la commissione ha risposto in modo affermativo e ha deciso all'unanimità di entrare in materia. In un secondo tempo, però, con 5 voti contro 3, ha deciso di non togliere l'immunità a Miesch, precisano i servizi del Parlamento.

La commissione degli affari giuridici degli Stati si pronuncerà a sua volta sul caso dell'ex consigliere nazionale il 21 agosto. Se prendesse la stessa decisione dell'omologa del Nazionale, questa diventerebbe definitiva. In caso contrario il dossier ritornerà davanti alla commissione del Nazionale.
 
 

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