Un comitato interpartitico formato da 130 parlamentari è concorde nel bocciare la proposta
BERNA - L'iniziativa "Moneta intera" vuole fare del sistema monetario svizzero un esperimento, esponendolo a un rischio che nessun Paese al mondo ha mai corso. Per tale ragione il prossimo 10 giugno va respinta, secondo un comitato interpartitico contrario al testo.
Il comitato in questione è composto di oltre 130 parlamentari di PPD, PBD, Verdi liberali, PLR, PS e UDC e tutti sono concordi nel bocciare sonoramente la proposta.
L'iniziativa vuole cambiare radialmente un sistema che si è più volte dimostrato stabile. Non c'è alcuna ragione di sottoporre la Confederazione a un tale esperimento, sottolineano i rappresentanti del comitato in una nota.
Il testo, se approvato, renderebbe più difficile l'ottenimento di prestiti per le piccole e medie imprese (PMI) o di un'ipoteca. Ci sarebbero conseguenze negative per tutta l'economia elvetica.
L'iniziativa chiede che solo la Banca nazionale svizzera (BNS) possa emettere moneta e che le banche commerciali non possano più emettere valuta scritturale, ossia elettronica.
La BNS dovrebbe inoltre mettere in circolazione denaro, senza contropartita di attivi, ossia «non gravato da debito», distribuendolo direttamente alla Confederazione, ai Cantoni e alla popolazione.