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SVIZZERA Fiscalità delle imprese: Cantoni soddisfatti, la sinistra no

21.03.18 - 18:45
Si preannuncia un vivace dibattito in Parlamento sul nuovo progetto di fiscalità delle imprese
Keystone
Fiscalità delle imprese: Cantoni soddisfatti, la sinistra no
Si preannuncia un vivace dibattito in Parlamento sul nuovo progetto di fiscalità delle imprese

BERNA - Cantoni e Città si dicono soddisfatte e salutano la rapidità con cui il Consiglio federale ha presentato un nuovo progetto di fiscalità delle imprese, appena 13 mesi dopo la bocciatura in votazione popolare di RIE III. Anche alla destra piace il progetto, mentre a sinistra ci sono riserve e si preannuncia un vivace dibattito in parlamento.

Con il nuovo Progetto fiscale 17, il governo ha tenuto conto del risultato della votazione, constata la Conferenza dei direttori cantonali delle finanze in un comunicato. Il pacchetto globale corrisponde alle esigenze fondamentali volte a rafforzare l'equilibrio e il rendimento ai tre livelli, federale, cantonale e comunale e sul lungo periodo porterà probabilmente profitto.

L'Unione delle città svizzere, pur soddisfatta, constata che la perdita di entrate fiscali risulterà considerevole a corto termine e sarà necessario un contro-finanziamento per assicurare, almeno in parte l'aumento dell'imposizione dei dividendi. Inoltre, i Cantoni devono essere sollecitati a indennizzare i Comuni: la riforma deve prevedere una clausola comunale formulata in modo stringente, chiedono le Città, che con i Cantoni si attendono dal parlamento un'adozione rapida del progetto nella sessione autunnale, in modo che possa entrare in vigore nel 2020.

Non tutti i Cantoni tuttavia la vedono allo stesso modo: Vaud, ad esempio non intende aspettare Berna per far entrare in vigore la propria riforma, applicando un tasso di imposizione alle aziende del 13,79% invece dell'attuale 20,95%.

Da parte sua Economiesuisse, valutando i nuovi calcoli elaborati dall'amministrazione, sottolinea che a medio termine non non vi è da attendere una perdita fiscale, poiché la riforma si autofinanzia e non agire vorrebbe dire pesare su Confederazione, Cantoni e contribuenti. Per l'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) il progetto governativo non risulta equilibrato, anzi penalizza le piccole e medie imprese (PMI).

Anche l'UDC si dice contenta del progetto, che sgrava in particolare le PMI, ma lo esaminerà in dettaglio in vista dei dibattiti parlamentari. A suo parere la priorità deve essere posta sulla riduzione dell'onere fiscale che grava sui principali datori di lavoro che sono le PMI. Di fronte alla crescente concorrenza internazionale che deve affrontare la Svizzera, il Progetto fiscale 17 potrà riuscire in votazione popolare soltanto se Comuni e contribuenti sapranno esattamente il costo della riforma.

Aspre critiche giungono dall'Unione sindacale svizzera (USS), secondo cui abbassare la tassazione sugli utili vuole dire gettare il denaro dalla finestra. Finiranno col beneficiare aziende come le grandi banche, che oggi pagano senza lamentarsi le imposte sull'utile.

Per correggere il tiro la sinistra reclama, come aveva proposto con la riforma RIE III, delle compensazioni. Non deve essere la classe media a pagare per i privilegi fiscali accordati ai grandi gruppi, afferma il Partito socialista, che ricorda come proprio questo aspetto ha fatto fallire la riforma avanti al popolo. In sostanza, si tratta di una riforma fiscale antisociale e perciò insostenibile.

Critiche anche da parte degli enti assistenziali e umanitari quali Alliance Sud, secondo cui il progetto governativo non cambia in nulla l'impatto negativo sui Paesi del sud. Si compiace comunque per la soppressione dei privilegi fiscali accordati in Svizzera in particolare alle Holding.

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Ci mancherebbe che la $ini$tra sia soddisfatta....preferiscono uno Stato in bancarotta che uno efficiente (=che incassa imposte) e che ridistribuisce (magari in modo non perfetto) una certa ricchezza....

F.Netri 6 anni fa su tio
Fintanto che la sinistra è insoddisfatta, vuol dire che va tutto bene.
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