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SVIZZERADisarmo, la Svizzera chiede flessibilità

20.03.18 - 12:52
La Svizzera chiede agli Stati membri della Conferenza del disarmo, presieduta da ieri dall'ambasciatrice elvetica Sabrina Dallafior, più flessibilità
Keystone
Disarmo, la Svizzera chiede flessibilità
La Svizzera chiede agli Stati membri della Conferenza del disarmo, presieduta da ieri dall'ambasciatrice elvetica Sabrina Dallafior, più flessibilità

GINEVRA - «Flessibilità» nei prossimi mesi per poter avanzare nel lavoro: è quanto chiede la Svizzera agli Stati membri della Conferenza del disarmo (CD) a Ginevra, entità presieduta da ieri dall'ambasciatrice elvetica Sabrina Dallafior, per due sessioni di altrettante settimane fino al 28 maggio.

Le precedenti presidenze srilankese e svedese hanno creato i cinque nuovi organi sussidiari che devono permettere di fare progressi dopo oltre 20 anni di blocco. Occorre ormai renderli operativi: un compito «non facile, che richiede i nostri sforzi collettivi», ha detto Dallafior nel suo primo discorso di presidenza in plenaria.

«Se alcune differenze sussistono» su tale questione, «non possono essere insormontabili», ha aggiunto. Dallafior ha iniziato il suo mandato in pieno disgelo coreano, ma anche nel contesto di tensioni riguardo alle armi chimiche.

L'agenda permanente della CD comprende la cessazione della corsa agli armamenti nucleare e il disarmo, la prevenzione dei conflitti nucleari, quella della corsa agli armamenti nello spazio e le nuove armi di distruzione di massa.

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