Secondo la Commissione della politica di sicurezza del nazionale, il nostro Paese dovrebbe partecipare al Fondo per la sicurezza interna con circa 20,6 milioni di franchi all'anno
BERNA - La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) è favorevole all'Accordo aggiuntivo al Fondo per la sicurezza interna dello spazio Schengen.
Con 11 voti a 6 e 3 astenuti, la CPS-n propone al plenum di approvare l'accordo aggiuntivo. In una nota odierna dei servizi parlamentari, la CPS-N crede che il Fondo contribuisca a rafforzare la sicurezza interna nello spazio Schengen, a frenare l'immigrazione illegale e ad agevolare quella legale.
A suo parere, inoltre, offrendo un sostegno a quegli Stati Schengen che, in ragione della loro posizione geografica, sono chiamati a sostenere costi ingenti per la protezione delle loro frontiere esterne, il Fondo favorisce la solidarietà.
Diversi membri della CPS-N hanno espresso invece critiche nei confronti del costante aumento del contributo svizzero e dubitano dell'efficacia dei mezzi impiegati. Una minoranza proporrà al plenum di non entrare in materia sul progetto obiettando che il Fondo contribuirebbe a rafforzare la «fortezza Europa».
La Svizzera dovrebbe partecipare al Fondo con circa 20,6 milioni di franchi all'anno e con ulteriori 20 milioni per finanziare provvedimenti nazionali sull'intero arco della durata del Fondo.