Una riduzione o una soppressione di questi servizi causerebbe loro «notevoli disagi»
BERNA - Il Consiglio svizzero degli anziani (CSA), informa che le sue due associazioni mantello, l’Associazione svizzera degli anziani (ASA) e la Federazione associazioni dei pensionati e d'autoaiuto in Svizzera (FARES), sostengono il No all’iniziativa “No Billag”.
Gli anziani, in Svizzera, trascorrono mediamente ogni giorno circa due ore all’ascolto o alla visione della nostra radio o televisione. Una riduzione o una soppressione di questi servizi causerebbe loro «notevoli disagi».
Anche le regioni di montagna si oppongono - Anche il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) si oppone all’iniziativa popolare "No Billag". Nel caso in cui questa iniziativa fosse accettata, «avrebbe delle pesanti conseguenze sulla diversità mediatica nelle regioni di montagna». Concretamente, «la SSR non potrà più esistere nella sua forma attuale e la maggior parte delle 34 stazioni regionali di radio e televisione dovrebbe cessare definitivamente la propria attività. Infine, numerosi impieghi verrebbero soppressi nelle regioni di montagna».