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SVIZZERAVia Sicura, urgono correttivi

11.12.17 - 17:50
È quanto chiede una mozione della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni degli Stati adottata oggi tacitamente dalla Camera dei Cantoni
Via Sicura, urgono correttivi
È quanto chiede una mozione della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni degli Stati adottata oggi tacitamente dalla Camera dei Cantoni

BERNA - Il bilancio di Via sicura è buono, ma sono necessari correttivi per quanto riguarda i pirati della strada. Bisogna concedere maggiore discrezionalità ai giudici nel determinare la gravità delle infrazioni, rinunciare alla pena detentiva di almeno un anno e ridurre la durata minima di revoca della patente. È quanto chiede una mozione della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni degli Stati adottata oggi tacitamente dalla Camera dei Cantoni.

Il bilancio di Via sicura per migliorare la sicurezza stradale e ridurre il numero di morti sulle strade è positivo a quattro anni dalla sua introduzione, ma correttivi sono necessari, ha detto Olivier Français (PLR/VD) a nome della commissione.

Talune misure del programma hanno avuto un impatto significativo (ad esempio il divieto di alcol al volante per i giovani conducenti e i professionisti, nonché l'obbligo di accendere i fari di giorno), mentre altre sono problematiche. I giudici hanno in particolare troppo poco margine di manovra.

Secondo il testo della commissione, ai giudici deve essere concesso un margine di apprezzamento nei casi di negligenza, abrogare la pena detentiva di almeno un anno e ridurre la durata minima del ritiro della patente. I giudici dovrebbero così ritrovare la facoltà di valutare secondo il loro apprezzamento le circostanze concrete, le infrazioni e la proporzionalità della pena.

La mozione chiede anche che gli assicuratori non siano obbligati a fare ricorso contro un conducente nei casi di reato per guida in stato di ebbrezza o di pirateria stradale, ripristinando la situazione ante Via Sicura. Si ritornerebbe quindi al diritto di regresso al posto dell'obbligo attualmente previsto.

Il testo propone infine di rinunciare all'attuazione di due misure la cui entrata in vigore sarebbe programmata dal 2019: l'etilometro blocca-motore per le persone già sanzionate per guida in stato di ebbrezza e gli apparecchi di registrazione dei dati (scatole nere) per i conducenti cui è stata ritirata la patente per eccesso di velocità.

In entrambi i casi - era emerso nel rapporto del giugno scorso - i lavori preparatori hanno evidenziato come «l'investimento sia eccessivo rispetto all'utilità ottenibile».

Anche il Consiglio federale sostiene la mozione. Ha proposto modifiche simili nel suo rapporto di valutazione di Via sicura, in risposta a un postulato. Gli automatismi creati dal programma non lasciano più margini di manovra ai giudici, ha sottolineato la ministra dei trasporti Doris Leuthard. Un progetto di revisione della legge dovrebbe essere posto in consultazione entro un anno circa, ha aggiunto.

Il Nazionale deve ancora pronunciarsi. Nell'attesa che il Parlamento esamini la mozione, la commissione ha sospeso il trattamento di altri dossier che riguardano Via sicura.

 

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