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SVIZZERAPolizia aerea, dal 2020 un servizio 24 ore su 24

23.11.17 - 08:53
In questi giorni è stata testata con successo la prontezza su un arco di tempo maggiore rispetto alle 10 ore
Keystone
Polizia aerea, dal 2020 un servizio 24 ore su 24
In questi giorni è stata testata con successo la prontezza su un arco di tempo maggiore rispetto alle 10 ore

 

BERNA - La prontezza all’impiego nel servizio di polizia aerea verrà costantemente ampliata fino alla fine del 2020. A partire da quel momento due aerei armati saranno pronti all'impiego 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno. A partire dal 2017 la prontezza è stata estesa a 365 giorni all'anno – quindi anche durante i fine settimana e i giorni festivi – dalle 08.00 alle 18.00. Dal 20 al 21 novembre 2017 le Forze aeree hanno tuttavia disposto una prontezza più lunga nel servizio di polizia aerea.

Nella fase attuale dell'attuazione del progetto Polizia aerea 24 (PA24), volto al raggiungimento di una prontezza permanente 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno entro la fine del 2020, la prontezza normale è dalle 08.00 alle 18.00 per 365 giorni all'anno. Da lunedì scorso 20 novembre a martedì 21 novembre 2017 è stata disposta la prontezza anche durante la notte. Ne è risultata una prontezza ininterrotta di 36 ore complessive.

A tale riguardo le Forze aeree perseguono due obiettivi: in primo luogo, viene disposta una prontezza più elevata in modo del tutto casuale per rimanere imprevedibili. In secondo luogo, con queste fasi di prontezza accresciuta si vogliono acquisire preziose esperienze per l'attuazione della fase successiva. Dal 1° gennaio 2019 la prontezza sarà ampliata alla fascia oraria compresa tra le 06.00 e le 22.00 per 365 giorni all'anno. Alle fine del 2020 si prevede che le Forze aeree siano pronte all'impiego 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno.

Maggiore sicurezza nello spazio aereo


La sorveglianza attiva dello spazio aereo è già operativa dal 2005. La sua importanza è nuovamente emersa in maniera evidente poco tempo fa. Il 31 ottobre un aereo passeggeri civile ha dovuto compiere una cosiddetta discesa d'emergenza nei cieli della Svizzera. In tal caso per motivi tecnici, ad esempio per evitare problemi con la cabina pressurizzata, un aereo deve lasciare la quota di volo momentanea e scendere velocemente. La Centrale d'impiego difesa aerea ha tenuto attivamente sotto osservazione questo volo di discesa. A una quota di circa 3500 metri sopra il livello del mare, al di sopra della regione di Zurigo, si sono interrotti i dati provenienti dal transponder. Questo strumento permette alla sicurezza di volo civile di visualizzare un aereo sugli schermi radar. In caso di guasto al transponder, l'aereo in questione "scompare" dagli schermi radar. A partire da quel momento soltanto la sicurezza di volo militare aveva un contatto radar con l'aereo in volo. Questo perché i radar militari rilevano e visualizzano anche velivoli che non trasmettono attivamente dei segnali. Di conseguenza la sicurezza di volo militare era in grado in qualsiasi momento di comunicare alla sicurezza di volo civile la posizione di quell'aereo. Grazie a questa collaborazione aumenta la sicurezza nello spazio aereo. Nel contempo sono state informate anche le Forze aeree tedesche poiché la rotta prevista conduceva in Germania. Nello spazio aereo tedesco la situazione si è poi avviata alla conclusione, è stato nuovamente possibile captare il segnale del trasponder e l'aereo è stato dirottato fino all'aeroporto di Monaco di Baviera.

Il progetto Polizia aerea 24 trova origine in una mozione dell'ex consigliere agli Stati Hans Hess (PLR/OW) presentata nel 2009 con la quale egli chiedeva una maggiore prontezza nel servizio di polizia aerea anche al di fuori dei normali orari di lavoro. Con il progetto PA24 si raggiungerà in quattro tappe una prontezza permanente all’impiego di due velivoli da combattimento armati entro 15 minuti al massimo.

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