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VAUDTaxi indipendenti affiliati come impiegati

21.11.17 - 15:12
Lo ha deciso oggi il Tribunale federale
Keystone
Taxi indipendenti affiliati come impiegati
Lo ha deciso oggi il Tribunale federale

LOSANNA - I taxi indipendenti affiliati ad una centrale di chiamata vanno considerati alla stregua di impiegati di quest'ultima. Lo ha deciso oggi il Tribunale federale (TF). Gli autisti godranno in questo modo di una migliore protezione sociale, ma per i consumatori le corse potrebbero diventare più care.

Attive principalmente nei centri urbani, le centrali ricevono le chiamate dei clienti e le trasmettono al taxi disponibile nel perimetro richiesto. Finora, gli autisti erano considerati alla stregua di lavoratori indipendenti, legati alla centrale da un cosiddetto contratto di affiliazione.

Nel 2014, la SUVA ha deciso di considerare in futuro i tassisti come lavoratori dipendenti dal profilo delle assicurazioni sociali, mettendo i loro contributi a carico delle centrali di chiamata. Questo punto di vista è stato contestato presso il Tribunale cantonale di Zurigo da quattro autisti e da una centrale di taxi.

Secondo i giudici cantonali, i numerosi obblighi contrattuali esistenti fra la centrale e gli autisti inducono un rapporto di dipendenza. Gli autisti, ad esempio, devono sottoporsi a corsi di formazione e di perfezionamento, utilizzare il nome della centrale per il loro taxi, nonché rispettare prescrizioni relative al loro aspetto e comportamento nei riguardi dell'utente.

Contribuiscono a confermare l'esistenza di un rapporto di dipendenza il termine di congedo di tre mesi impartito agli autisti, l'impiego di personale incaricato di promuovere la centrale in internet, con offerte per privati e aziende, nonché il sistema di recupero del denaro incassato dall'autista.

A parte l'acquisto del veicolo - avevano sottolineato i giudici zurighesi - i professionisti non effettuano altri investimenti e non dispongono di personale salariato. I ricorrenti avevano invece fatto valere di aver dovuto investire da 35'000 a 50'000 franchi per la loro vettura, un rischio imprenditoriale che giustifica di per sé lo statuto di lavoratore indipendente.

Respingendo il loro ricorso in una sentenza pubblicata oggi, i giudici di Losanna confermano la decisione dell'istanza cantonale. L'acquisto e la manutenzione del taxi - rilevano - non rappresentano un rischio imprenditoriale, tanto più che il veicolo può essere utilizzato per scopi privati fuori dall'orario professionale, cambiando semplicemente le targhe. Il prezzo d'acquisto corrisponde inoltre a quello di una vettura privata.

Gli autisti, infine, non devono sopportare spese per spazi destinati alle loro attività, per il personale o la pubblicità. A parte versare mensilmente alla centrale un contributo per le spese amministrative, gli autisti non devono assumere altri costi fissi rilevanti, sottolinea il TF.

Le conseguenze di questa sentenza saranno importanti per i circa 1500-2000 taxi svizzeri affiliati ad una centrale. Essi godranno di maggiori protezioni in ambito sociale, ha sottolineato ieri sera il professore di diritto delle assicurazioni sociali all'Università di Zurigo Thomas Gächer alla trasmissione "10vor10" della SRF.

Saranno in particolare assicurati contro gli infortuni, la disoccupazione e affiliati al secondo pilastro. Ma i costi per le centrali saliranno, con probabili ripercussioni sul prezzo delle corse.

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