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BERNAPiù libertà ai cantoni nelle procedure elettorali

21.11.17 - 10:34
La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati ha votato una modifica costituzionale in tal senso. Sul dossier dovrà ancora esprimersi il Consiglio federale
Keystone
Più libertà ai cantoni nelle procedure elettorali
La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati ha votato una modifica costituzionale in tal senso. Sul dossier dovrà ancora esprimersi il Consiglio federale

BERNA - I Cantoni dovrebbero essere liberi di determinare le procedure d'elezione delle rispettive autorità e non consentire al Tribunale federale (TF) di stabilire requisiti relativi alle dimensioni dei circondari elettorali. È quanto prevede una modifica costituzionale approvata per 7 voti a 3 e 2 astensioni dalla Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S).

Con questa proposta viene ribadita una modifica della Costituzione federale già elaborata dalla CIP-S nel giugno scorso e poi inviata in consultazione. La maggioranza dei Cantoni (tra cui il Ticino) ha salutato questa soluzione, si legge in una nota odierna dei servizi parlamentari, mentre l'accoglienza è stata più fredda da parte dei partiti di governo.

Questa decisione della CIP-S si basa su due iniziative cantonali inoltrate da Zugo e Uri volte a concedere più libertà ai Cantoni nella determinazione delle procedure di elezione delle rispettive autorità. Le due iniziative chiedono di formulare in modo più preciso la Magna carta (articolo 39) in modo da riaffermare le autonomie cantonali.

All'origine delle due iniziative vi sono alcune decisioni del TF che hanno fatto arricciare più di un naso. Nell'ottobre 2016, i supremi giudici avevano accolto un ricorso contro il sistema di elezione del parlamento urano criticando soprattutto il quorum del 10% - giudicato troppo elevato - in quei comuni dove si votava secondo il sistema proporzionale.

Nel luglio 2013, il TF aveva annullato una disposizione costituzionale di Zugo relativa al sistema proporzionale di elezione del parlamento cantonale giudicandola contraria alla libertà di voto e di elezione garantita dalla Costituzione.

Una minoranza della Commissione sostiene invece la proposta che consente al TF di fissare dei requisiti attenendosi però ai principi elaborati nell'ambito dell'attuale prassi, si legge nel comunicato.

Sul dossier dovrà ancora esprimersi il Consiglio federale. L'oggetto dovrebbero essere pronto per essere trattato dal parlamento durante la sessione primaverile del 2018.

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