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BERNANessuna revisione al diritto penale fiscale

16.11.17 - 10:16
L'iniziativa popolare denominata "Sì alla protezione della sfera privata" era stata lanciata per mantenere il segreto bancario per i residenti in Svizzera
Keystone
Nessuna revisione al diritto penale fiscale
L'iniziativa popolare denominata "Sì alla protezione della sfera privata" era stata lanciata per mantenere il segreto bancario per i residenti in Svizzera

BERNA - Il Consiglio federale abbandona definitivamente la revisione del diritto penale fiscale, progetto all'origine del lancio dell'iniziativa per il mantenimento del segreto bancario per i clienti residenti in Svizzera. In una nota diffusa oggi, il governo propone di accettare due mozioni in questo senso delle commissioni parlamentari dell'economia e dei tributi. L'iniziativa potrebbe essere ritirata.

Nel suo comunicato odierno, il governo non precisa le ragioni della sua decisione, limitandosi ad accogliere il suggerimento delle commissioni. Il Nazionale si esprimerà in merito il 7 dicembre, mentre gli Stati il 12 dicembre. La sinistra si oppone a entrambe le mozioni.

Il comitato d'iniziativa deciderà dopo il voto delle Camere, ha indicato all'ats il consigliere nazionale Thomas Matter (UDC/ZH). Ritirando il progetto di revisione del diritto penale fiscale uno degli obiettivi principali dell'iniziativa sarebbe raggiunto, ma i promotori vogliono essere sicuri che il segreto bancario non venga abolito in futuro.

L'iniziativa popolare denominata "Sì alla protezione della sfera privata" mira ad ancorare nella Costituzione federale il segreto bancario per le persone residenti in Svizzera. È stata promossa da esponenti di PLR, UDC, PPD, Lega dei Ticinesi, Unione svizzera arti e mestieri (USAM) e dall'associazione svizzero tedesca dei proprietari immobiliari (HEV).

Il testo è stato lanciato in reazione all'operato dell'ex consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf. Nel 2013, l'allora ministra delle finanze aveva avviato un progetto di unificazione del diritto penale fiscale, che avrebbe consentito ai cantoni di esigere dalle banche informazioni anche in caso di sottrazione fiscale e non soltanto di frode.

L'idea aveva sollevato un'ondata di critiche a destra, assolutamente contraria a un allentamento del segreto bancario. La proposta è quindi stata congelata in vista della votazione popolare.

Nel frattempo le due Camere non sono riuscite a trovare un'intesa sulla risposta da dare all'iniziativa. Il Nazionale l'ha sostenuta, così come un controprogetto che sancisce una protezione, non totale, della sfera privata, famigliare e finanziaria. Gli Stati hanno bocciato entrambi.

La sua commissione dell'economia e dei tributi, seguita dall'omologa del Nazionale, ha quindi deciso di affrontare la questione di petto, chiedendo direttamente al Consiglio federale, con due mozioni, di rinunciare definitivamente al progetto di revisione del diritto penale fiscale.

Visto il parere positivo espresso ora dal governo, il mantenimento del controprogetto non ha più senso e anche l'iniziativa potrebbe essere ritirata. Durante i dibattiti agli Stati, lo stesso ministro delle finanze Ueli Maurer aveva riconosciuto che una rinuncia alla riforma poteva essere una soluzione da considerare.

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