La Commissione della politica della sicurezza del Nazionale ha approvato due mozioni degli Stati
BERNA - La Svizzera deve meglio armarsi contro le minacce informatiche. La Commissione della politica di sicurezza del Nazionale (CPS-N) ha chiesto oggi al plenum - all'unanimità - di adottare due mozioni degli Stati che chiedono la creazione di un centro federale per la cybersicurezza e di un comando militare di Cyber Defence.
Quest'ultimo organo - proposto dal "senatore" Josef Dittli (PLR/UR) - dovrà essere dotato di 100-150 specialisti informatici e cyberprofessionisti. Questi potranno avvalersi di cybertruppe di milizia composte di 400-600 militari. Per la formazione di questi soldati verrebbe creata una scuola reclute cyber.
Da parte sua, il centro per la cybersicurezza - chiesto dal consigliere agli Stati Joachim Eder (PLR/ZG) - sarebbe chiamato a coordinare meglio le competenze in materia ora disperse tra varie istanze. Dovrà inoltre avere facoltà di impartire istruzioni agli uffici nell'ambito della cybersicurezza.
La CPS-N ha altresì incaricato l'Amministrazione di esaminare come sia possibile incrementare la sicurezza dei dispositivi connessi a internet (il cosiddetto "internet delle cose"). L'accento dovrà essere posto sul settore delle infrastrutture critiche (come centrali nucleari, ospedali e centrali elettriche).