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ZURIGONiente aiuto sociale ai rifugiati provvisori

24.09.17 - 17:22
Il 67,2% dei votanti si è espresso a favore dell'abolizione. L'assistenza - introdotta nel cantone nel 2012 - interessa attualmente circa 5600 migranti
archivio Tipress
Niente aiuto sociale ai rifugiati provvisori
Il 67,2% dei votanti si è espresso a favore dell'abolizione. L'assistenza - introdotta nel cantone nel 2012 - interessa attualmente circa 5600 migranti

ZURIGO - Nel canton Zurigo il 67,2% dei votanti ha deciso di abolire l'aiuto sociale concesso ai rifugiati ammessi provvisoriamente. I voti a favore del taglio sono stati 279'762, quelli contrari 136'539. La partecipazione al voto ha raggiunto il 47,9%.

Contro il taglio dell'assistenza sociale per i rifugiati con permesso F, deciso lo scorso aprile dal parlamento cantonale, diversi enti assistenziali e 26 comuni avevano lanciato un referendum.

L'assistenza - introdotta nel canton Zurigo nel 2012 - interessa attualmente circa 5600 migranti provenienti dall'Eritrea, dall'Afghanistan e dall'Iraq: tutte persone che non hanno ottenuto asilo in Svizzera, ma che possono restare a causa della difficile situazione attuale nei rispettivi Paesi.

Queste persone beneficeranno in futuro soltanto di un aiuto d'urgenza: in tutto 360 franchi al mese, contro una cifra che attualmente raggiunge circa 990 franchi per una persona singola.

Nel parlamento zurighese una maggioranza formata da UDC, PLR e UDF, ha votato il taglio di queste prestazioni, sostenendo che con il sistema attuale i rifugiati con permesso F non sono invogliati a cercare attivamente un lavoro. Il Cantone, che finora rimborsava ai Comuni i soldi dell'aiuto sociale, potrà inoltre risparmiare 10 milioni di franchi l'anno.

Senza i contributi del Cantone, i Comuni si vedranno costretti a sopprimere diverse misure d'integrazione, come i corsi di tedesco o le offerte per l'inserimento nel mondo del lavoro. E senza queste misure i rifugiati ammessi provvisoriamente finiranno col dipendere in misura ancor maggiore dallo Stato, hanno sostenuto invece i promotori del referendum, tra i quali figuravano in particolare le Città di Zurigo e Winterthur.

In seguito al voto zurighese, Basilea Città rimane l'unico Cantone che accordi ai rifugiati con permesso F un aiuto sociale in base alle norme della Conferenza svizzera delle istituzioni dell'azione sociale (COSAS).

Gli zurighesi hanno inoltre detto "`sì", con una maggioranza del 61,3%, ad un controprogetto ad un'iniziativa dell'UDC "contro gli ingorghi stradali". Il partito aveva ritirato il suo testo in favore della versione adottata dal parlamento. Quest'ultima chiede di garantire a lungo termine sull'intera rete stradale le attuali capacità riservate al traffico motorizzato.

Con il 70,7% di voti a favore è stata approvata pure una modifica di legge che limita ad un massimo di 5000 franchi le deduzioni fiscali per la trasferta da casa al lavoro. Di recente diversi cantoni hanno fissato limiti analoghi.

Il quarto oggetto zurighese riguardava il finanziamento delle strutture per la presa a carico di bambini e adolescenti. Il 74,4% dei votanti ha approvato una modifica di legge che autorizza il Cantone a riversare sui Comuni una parte dei costi.

Al voto si è arrivati dopo una sentenza del Tribunale federale, secondo la quale questa prassi è stata praticata per anni senza alcuna base legale. Sessantasette comuni avevano lanciato il referendum contro un nuovo regolamento elaborato dal parlamento per consolidare retroattivamente questa prassi. Il loro intento era di addossare al Cantone l'intera spesa, per un ammontare di 70 milioni di franchi l'anno.

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