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SVIZZERARiforma previdenziale, si va verso una bocciatura

24.09.17 - 12:31
Strada spianata invece per il decreto sulla sicurezza alimentare
Ti Press
Riforma previdenziale, si va verso una bocciatura
Strada spianata invece per il decreto sulla sicurezza alimentare

BERNA - Stanno giungendo alla spicciolata i risultati delle votazioni sui tre oggetti federali: sicurezza alimentare, finanziamento dell’AVS attraverso un aumento dell’IVA e riforma della previdenza vecchiaia 2020.

Strada spianata per la sicurezza alimentare - Si fa sempre più evidente un'ampia approvazione per il decreto federale sulla sicurezza alimentare. Secondo gli attuali dati dell'istituto gfs.bern annunciati alla SRF, i "sì" raggiungono il 79%, mentre i "no" si fermano al 21%.

Numerosi cantoni dispongono dei risultati definitivi: nei Grigioni i favorevoli hanno raggiunto il 74,52%, mentre i contrari si sono fermati al 25,48%. A Lucerna i "sì" sono arrivati al 75,59%, contro il 24,41% di "no". Ancora più netto il risultato in Vallese, dove i "sì" hanno superato l'80%, raggiungendo quota 84,30%, contro il 15,70% di "no". Nel canton Giura i favorevoli sono addirittura l'89,76%.

Il decreto è nato in parlamento come controprogetto diretto all'iniziativa popolare "Per la sicurezza alimentare" dell'Unione svizzera dei contadini (USC), poi ritirata.

No alla Previdenza 2020 - No al 53% alla legge federale sulla previdenza 2020: è la prima proiezione con cifre precise diffusa poco fa dalla SRF. Stando alle analisi dall'istituto Gfs.bern l'aumento dell'AVS è invece in perfetta parità, 50-50%. In entrambi i casi il margine di errore viene definito al +/- 3%.

I primi risultati finali disponibili concernono i cantoni di Glarona e Nidvaldo, che respingono gli oggetti rispettivamente con il 63% e 60% (previdenza 2020) e con il 61% in entrambi i casi (AVS).

Vi sono anche risultati parziali concernenti Ginevra, dove si profila un netto no ai due temi (60% e 58%) e Basilea città, che invece li approva (54% e 56%).

Per quanto riguarda Zurigo, una proiezione dell'ufficio di statistica prevede una maggioranza di favorevoli alla riforma (52% e 56%).

L'IVA scenderà dello 0,3% - Se - come sembrano indicare le prime proiezioni - fallirà la riforma della previdenza voluta dal Consiglio federale non rimarrà tutto come prima: l'anno prossimo l'imposta sul valore aggiunto (IVA) scenderà di 0,3 punti.

Questo perché a fine 2017 cesserà il finanziamento supplementare dell'assicurazione invalidità deciso nel 2009 da popolo e cantoni. Si trattava di 0,4 punti IVA. L'imposta non scenderà però in egual misura poiché da gennaio 0,1 punti saranno prelevati nell'ambito del finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria (FAIF).

Per questa ragione dal primo gennaio il tasso IVA normale sarà del 7,7%, quello speciale per il settore alberghiero del 3,7% e quello ridotto del 2,5%.

Le aziende dovranno quindi adattare le loro calcolazioni ai nuovi tassi. Gli oneri al riguardo vengono stimati in generale a circa 200 milioni di franchi.

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COMMENTI
 

Pepperos 6 anni fa su tio
Sperem....

Danny50 6 anni fa su tio
La fregatura AVS per favorire i falsi profughi é andata in fumo.Alleluia

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Ora c'è da preoccuparsi per i nostri contadini visto che il decreto sulla sicurezza alimentare è passato.
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