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BERNACure fuori Cantone, approvato il compromesso sui costi residui

14.09.17 - 12:50
Cure fuori Cantone, approvato il compromesso sui costi residui

BERNA - È stato trovato un compromesso in Parlamento in merito al finanziamento dei costi residui delle persone residenti in istituti situati fuori dal Cantone di domicilio. Le proposte della Conferenza di conciliazione sono state infatti tacitamente approvate sia dal Consiglio degli Stati che dal Nazionale. L'oggetto è pronto per le votazioni finali.

Concretamente, il Cantone di domicilio si assume il finanziamento residuo secondo le regole di quello di ubicazione del fornitore di prestazioni se, al momento dell'ammissione, non è stato in grado di mettere a disposizione dell'assicurato un posto in una casa di cura situata nel Cantone e nelle vicinanze della sua abitazione. Questo finanziamento e il diritto del paziente alla degenza nell'istituto in questione sono garantiti per una durata indeterminata.

Il compromesso adottato oggi precisa anche le condizioni nel settore delle cure ambulatoriali. Qui per calcolare i costi residui si devono applicare unicamente le normative del cantone di ubicazione del fornitore di prestazione.

Dall'entrata in vigore del nuovo regime di finanziamento nel 2011, sussistono problemi concernenti le cure fornite durante un soggiorno in una struttura medicalizzata situata al di fuori del cantone di residenza. Lo stesso dicasi per i servizi di assistenza e cura a domicilio.

La legge prevede che la cassa malattia si assuma una quota di spesa a seconda del bisogno di cure. L'assicurato versa fino al 20% di un importo massimo fissato dal Consiglio federale. I cosiddetti "costi residui", ovvero quelli non coperti dall'assicurazione malattie, sono invece di competenza dei Cantoni, ma non vi è una regolamentazione chiara in merito.

In un primo momento, il Consiglio federale avrebbe voluto risolvere il problema d'intesa con le autorità cantonali, ma queste ultime non sono riuscite a trovare una soluzione soddisfacente. Allora le Camere hanno elaborato un progetto sulla base di un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliera agli Stati Christine Egerszegi (PLR/AG).

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