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SVIZZERASì alla birra in autostrada

13.09.17 - 10:56
Il Consiglio degli Stati ha approvato la vendita di alcolici nei ristoranti e nei negozi delle aree di servizio. Ora il Governo dovrà elaborare un progetto di legge
Archivio Keystone
Sì alla birra in autostrada
Il Consiglio degli Stati ha approvato la vendita di alcolici nei ristoranti e nei negozi delle aree di servizio. Ora il Governo dovrà elaborare un progetto di legge

Alcol in autostrada

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BERNA - In futuro, i ristoranti e i negozi situati nelle aree di servizio autostradali saranno autorizzati a vendere bevande alcoliche. Dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha approvato oggi - con 26 voti contro 14 e 1 astenuto - una mozione in tal senso. Ora il governo dovrà elaborare un progetto di legge.

Secondo il testo, il diritto in vigore da oltre 50 anni è contrario al principio della libera concorrenza. I commerci delle aree di servizio sono fortemente penalizzati, poiché i loro concorrenti situati appena dopo le uscite autostradali possono vendere alcol.

In nessuno dei Paesi limitrofi vige un simile divieto. Inoltre, la vendita e la mescita di bevande alcoliche non sono nemmeno vietate dalla legge federale sulle strade nazionali.

«Un automobilista che vuole comprare dell'alcol, oggi può farlo abbastanza facilmente», ha rilevato Werner Hösli (UDC/GL) a nome della commissione.

Anche la ministra dei trasporti Doris Leuthard ha sostenuto il testo, rilevando che il comportamento nei confronti dell'alcol è cambiato, in particolare in seguito all'abbassamento del limite legale di alcolemia al volante. A suo avviso, ognuno deve rispettare la legge ed è responsabile dei propri atti, indipendentemente dalla disponibilità di un prodotto nelle aree di servizio.

Una minoranza, invece, ha invitato invano a respingere la mozione. Claude Hêche (PS/JU) ha per esempio sottolineato i rischi legati alla sicurezza. «Un incidente è sempre un incidente di troppo», ha dichiarato il socialista giurassiano, il quale alla responsabilità individuale ha tentato di opporre la responsabilità collettiva. «Lo Stato deve proteggere il cittadino» che potrebbe trovarsi sulla sua strada un automobilista sotto l'influsso dell'alcol.

Secondo Hêche, anche l'argomento della libera concorrenza è ingannevole: i ristoranti e i negozi delle aree di servizio non si trovano in mano a imprese famigliari, ma appartengono a grandi gruppi che dispongono di altri vantaggi o addirittura di una sorta di monopolio.

Il divieto di vendere bevande alcoliche è in vigore dal 1964. Quando in maggio il Consiglio federale si è detto per la prima volta favorevole alla sua abolizione, le reazioni non si sono fatte attendere. Secondo l'Ufficio prevenzione infortuni (Upi), grazie al divieto le autostrade svizzere sono molto sicure.

Citando uno studio del 2016, l'Upi rilevava come il 13% di tutti gli incidenti autostradali gravi sia riconducibile all'alcol. A suo avviso, le aree di servizio non sono paragonabili ai ristoranti situati lungo altri tipi di strade: dopo aver mangiato e bevuto, i clienti delle aree di servizio continuano il loro viaggio ad alta velocità, percorrendo distanze lunghe e faticose.

Stando a un più recente sondaggio popolare, l'82% degli Svizzeri sostiene il divieto di vendere bevande alcoliche lungo le autostrade. Finora il Consiglio federale e il Parlamento avevano sempre bocciato precedenti tentativi di abolire questa misura.

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COMMENTI
 

boro 6 anni fa su tio
Sì alla birra in autostrada, ma: se ne bevi sono ca...... amari,

Lore62 6 anni fa su tio
Risposta a boro
Guarda che se ne bevi un bicchiere di quella normale non succede un bel niente! Chi non si sa regolare, gli alcolizzati e drogati sono quelli che creano problemi, e continueranno a crearne visto che questi divieti generali non servono a fermarli...

Mag 6 anni fa su tio
L'autostrada è un servizio relativo alla mobilità. Le aree di servizio autostradali dovrebbero poter vendere carburanti, accessori e piccoli ricambi d'auto e acqua. Il resto dovrebbe rimanere fuori dalle autostrade cosi' si eviterebbe l'inutile permanenza di vetture dovute ai tempi di ristorazione. Se vuoi mangiare mentre viaggi ti porti il sacco e ti fermi nelle apposite aree. Se sei schizzinoso allora esci dall'autostrada e ti fermi a mangiare in paese, cosa molto semplice in Svizzera vista l'assenza dei caselli autostradali. Il motivo di queste diatribe inutili sono le illogiche concessioni fatte in passato in aree non adibite a quegli scopi.

Mag 6 anni fa su tio
Risposta a Mag
(ha ha ha ha, il correttore automatico di TIO mi ha modificato l'ultima parola dei mio posto in "spazzi" mentre era "s_c_o_p_i")

curzio 6 anni fa su tio
"...il diritto in vigore da oltre 50 anni è contrario al principio della libera concorrenza. I commerci delle aree di servizio sono fortemente penalizzati, poiché i loro concorrenti situati appena dopo le uscite autostradali possono vendere alcol. ..." Poverini, vi sentite penalizzati... Vogliamo parlare dei prezzi da rapina per la benzina venduta nelle aree di servizio autostradali?

skorpio 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
bravo!! ricambio il "concordo"

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
anche del diesel neh! scherzavo, concordo in pieno!

skorpio 6 anni fa su tio
primo :" in nessun altro paese vicino esiste un simile divieto": e allora, dobbiamo seguire come pecoroni.. se liberizzano l'omicidio, lo facciamo anche noi? Secondo: " è comunque facile comprare alcool fuori dalle autostrade", giusto, ma chi è che esce solo per comprare alcool... se invece lo troviamo alle soste, siamo potenzialmente più invogliati a comprarlo.. Secondo me è un errore...

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a skorpio
Concordo! Fabio Regazzi ha ottenuto quello che voleva. Qui si vede quali sono le priorità dei politici che ci rappresentano!
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