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SVIZZERA«Svizzera e UE dovrebbero accordarsi sulle emissioni di CO2»

29.08.17 - 12:18
La CAPTE-N propone di approvare con 14 voti contro 10 l'applicazione provvisoria di tale accordo sostenuto dal Consiglio federale a metà agosto
«Svizzera e UE dovrebbero accordarsi sulle emissioni di CO2»
La CAPTE-N propone di approvare con 14 voti contro 10 l'applicazione provvisoria di tale accordo sostenuto dal Consiglio federale a metà agosto

BERNA - La Svizzera e l'Unione europea (UE) dovrebbero poter unire i loro sistemi di quote di emissioni di gas serra. La Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Nazionale (CAPTE-N) propone di approvare, con 14 voti contro 10, l'applicazione provvisoria di tale accordo, sostenuto dal Consiglio federale a metà agosto e su cui si dovrà esprimere il Parlamento.

Prima dell'approvazione definitiva da parte del legislativo elvetico, «adattamenti di natura tecnica dovranno ancora essere realizzati», indica una nota odierna dei Servizi del Parlamento.

L'intesa potrebbe essere sottoscritta ancora nel corso di quest'anno ma la sua ratifica dovrà essere autorizzata anche dal Parlamento europeo.

Il sistema di scambio di quote di emissioni (SSQE) ha lo scopo di ridurre le emissioni di gas serra generate dai maggiori emettitori. In Svizzera, raggruppa attualmente 54 imprese che generano molte emissioni di CO2 appartenenti all'industria del cemento, chimica e farmaceutica come pure ai settori delle raffinerie, della fabbricazione di carta, del teleriscaldamento o dell'acciaio.

Con l'entrata in vigore dell'accordo, nel sistema svizzero saranno incluse peraltro anche le emissioni generate dal traffico aereo, al pari di quanto avviene nel sistema europeo. In analogia alla normativa prevista nell'UE, questa modifica interesserà probabilmente soltanto i voli dalla Svizzera verso un Paese dello Spazio economico europeo (SEE) e i voli nazionali, indicava l'esecutivo.

Le modifiche necessarie della legge sul CO2 sono state poste in consultazione a fine agosto 2016 unitamente alla futura politica climatica della Svizzera.

I negoziati tecnici erano stati finalizzati oltre un anno fa. L'attuazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa e l'incontro, svoltosi nell'aprile di quest'anno, fra la presidente della Confederazione Doris Leuthard e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker hanno consentito di riprendere i lavori.

Come funziona il SSQE? - Nel SSQE la quantità massima disponibile di diritti di emissione è limitata. Questa soglia, che nel 2013 ammontava a 5,63 milioni di tonnellate di CO2, viene ridotta ogni anno dell'1,74% rispetto al 2010. Nel 2020, sarà di 4,91 milioni di tonnellate, che corrisponde a una diminuzione del 13% rispetto al 2013, precisava il governo in una nota.

I diritti di emissione necessari per un esercizio efficiente dal profilo ambientale sono attribuiti ogni anno alle imprese che aderiscono al SSQE. Quelle che generano meno emissioni del previsto possono rivendere i diritti non utilizzati, mentre quelle che necessitano di un numero maggiore di diritti di emissione possono acquistarli. Le imprese registrate nel SSQE sono esentate dalla tassa sul CO2.

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COMMENTI
 

splugen 6 anni fa su tio
Italia compresa ? di CO2 nessuno sa quanto ne immettono nell'atmosfera le auto,(tralascio il resto) basta trovarsene una davanti............

Lonely Cat 6 anni fa su tio
Sarà la solita fregatura per farci fessi anche sulle quote di CO2.

GI 6 anni fa su tio
Produco una gran quantità di CO2....ma, mi lavo la coscienza acquistando quote...??mi sembra alquanto ridicolo....vediamo cosa ne pensa il buon Donald....
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