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SVIZZERA«Questa riforma va a vantaggio di tutti»

29.08.17 - 12:00
Il consigliere federale Alain Berset si è confrontato con i nostri lettori sulla riforma dell’AVS in votazione il prossimo 24 settembre
Foto: Jan Berger
Il consigliere federale Alain Berset si è confrontato con i nostri lettori sulla riforma dell’AVS in votazione il prossimo 24 settembre

BERNA - Garantire anche in futuro le rendite per la vecchiaia: è questo il principale obiettivo della riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 che sarà in votazione il prossimo 24 settembre. Il progetto prevede il finanziamento supplementare dell’AVS mediante l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto. Con la riforma sarà inoltre gradualmente innalzato da 64 a 65 anni l’età di pensionamento delle donne.

Alain Berset ha risposto alle domande dei nostri lettori.

13:16
Foto: Jan Berger
13:12

Signor consigliere federale Berset, la ringraziamo molto per aver partecipato a questa live chat. Le ha fatto piacere questo scambio di opinioni con i nostri lettori?

Sì, è stato molto interessante e mi è piaciuto. Grazie!

13:08

Norbert Knecht, Steinach (SG): Perché la Confederazione (Banca centrale) non partecipa? In fin dei conti, si tratta di soldi dei e per i contribuenti.

Non possiamo trasferire alla banca nazionale compiti che comprometterebbero la sua indipendenza. Tutti noi traiamo vantaggio da una valuta stabile e sicura.

13:06
Foto: Jan Berger
13:04

Manuel Teuscher, Basilea: Perché non aumentiamo l’IVA al 15 per cento per due anni per rimborsare i debiti dell’AI e dell’AVS in tempi più brevi?

Non credo che un’aliquota IVA quasi doppia rispetto a oggi sia una buona idea. Così si metterebbero a rischio molti posti di lavoro. Inoltre, ogni modifica dell’aliquota costa diverse centinaia di milioni. Con il compromesso proposto possiamo garantire la nostra previdenza per la vecchiaia a piccole dosi, sostenibili per tutti. Non sono necessarie cure da cavallo!

13:01

Elisa Müller, Zurigo: Onorevole consigliere federale Berset, siamo una coppia di beneficiari di rendita. Dovremo ben presto chiedere l’elemosina per mangiare? Con l’aumento dell’IVA avremo ancora meno per vivere, perché tutto diventerà ancora più caro! È scandaloso!

L’IVA sarà aumentata di soli 0,3 punti percentuali in favore dell’AVS nel 2021. È un prezzo modesto per il consolidamento dell’AVS. In cambio, le sue rendite saranno garantite e continueranno a essere regolarmente adeguate al rincaro e all’evoluzione dei salari.

12:54

Walter Tiberio, Giubiasco (TI): Non pensa che con l'innalzamento dell'età pensionistica delle donne ci sia un aumento di disoccupazione?

L'obiettivo è di rafforzare la flessibilità tra i 62 e i 70 anni. La riforma offre più possibilità di andare in pensione prima dell'età prestabilita e incentiva a lavorare più a lungo, con la possibilità di un pensionamento parziale. L'aumento della rendita AVS di 70 franchi al mese (e fino a 226 franchi per coniugi) dà anche una maggiore libertà nella scelta del pensionamento. Questa flessibilità risponde alle esigenze della gente e non crea più disoccupazione. Dopo vent'anni senza una riforma, è giunto il momento di adattare la previdenza per la vecchiaia alle esigenze odierne.

12:52
Foto: Jan Berger
12:46

Guido Casellini, Arogno: A cosa serve un adeguamento di 70 franchi al mese per pensionato se, contestualmente, questo viene a essere "ingoiato"... dall’aumento costante del premio di cassa malati?

I premi aumentano anche senza l'incremento della rendita AVS di 70 franchi e fino a un massimo di 226 per coniugi! Di recente il Consiglio federale ha intrapreso dei passi importanti nell'ambito del prezzo dei medicinali e presso Tarmed, in modo da tenere meglio sotto controllo i costi della salute. Anche se in quest'ambito non siamo ancora giunti a una soluzione, non c'è motivo di bocciare una riforma solida ed equilibrata.

12:41

Tania Peverelli, Gordola: Con la riforma si garantiscono le pensioni fino al 2030. Perché sforzare a un “sì” per questa riforma, che porterà comunque a un’ulteriore riforma a breve termine, invece di valutare una riforma che garantisce delle misure che vadano ben oltre il 2030?

Oggi ci troviamo dinanzi a una sfida importante. Se non facciamo nulla, i disavanzi dell'AVS aumenteranno rapidamente, raggiungendo diversi miliardi di franchi all'anno. Per questo per il prossimo decennio dobbiamo garantire il finanziamento dell'AVS, assicurando quindi le rendite pensionistiche. Dopo vent'anni senza una riforma, è giunto il momento di trovare una soluzione di compromesso. In questo modo manteniamo aperte tutte le opzioni. In caso di "no", rimandiamo soltanto i problemi, pur sapendo che aumenteranno nel tempo. Con questa riforma evitiamo di trovarci inutilmente sotto pressione.

12:36
Foto: Jan Berger
12:33

Irene Hunziker, Oberkulm (AG): Sono prossima al pensionamento e mi chiedo come mai l’AVS si ritrovi in una situazione finanziaria così difficile. In Svizzera abbiamo sempre più lavoratori immigrati. Questi cittadini non pagano i contributi AVS?

 

Sì, negli ultimi anni l’immigrazione ha aiutato notevolmente l’AVS. Senza i numerosi lavoratori provenienti dall’estero l’AVS sarebbe nelle cifre rosse già da molto tempo anziché solo ora. I cittadini stranieri pagano all’AVS molto più di quello che ricevono.

12:31
Foto: Jan Berger
12:28

Léonore Gillieron, Ginevra: Domanda molto semplice, alla quale non trovo però una risposta logica: perché come donna devo accettare di lavorare un anno in più in nome di una parità che non si applica però al livello del mio salario?

La disparità salariale è un vero problema e la Confederazione si sta impegnando attivamente per migliorare in modo tangibile questa situazione. Malgrado l’innalzamento dell’età di pensionamento, la riforma prevede però anche grandi vantaggi per le donne. Permetterà di migliorare non soltanto delle rendite AVS delle donne che non hanno un 2° pilastro, ma anche le rendite del 2° pilastro delle donne con un reddito modesto, di quelle che svolgono diversi piccoli impieghi e di quelle che lavorano a tempo parziale.

 
12:23

Jacques Biolley, Losanna (VD): Secondo il testo in votazione, bisogna aumentare l’IVA per finanziare l’AVS. Che ne è dei soldi raccolti con l’ultimo aumento dell’IVA dal 7,6 all’8% e che dovevano servire a finanziare il buco dell’AVS e dell’AI?

Le entrate sono servite a finanziare l’AI i cui conti erano deficitari. Con la riforma, l’AVS potrà continuare a beneficiare di queste entrate (0,3 punti percentuali) senza che sia necessario aumentare l’IVA nel 2018. L’aumento di 0,3 punti percentuali dell’IVA è previsto soltanto dal 2021. Queste entrate sono indispensabili per garantire il finanziamento dell’AVS.

12:21
Foto: Jan Berger
12:19

Dominique Gauthier, Le Landeron (NE): Trentadue anni dopo l’entrata in vigore della LPP, non sarebbe ora di proporre un tasso di contribuzione unico per tutte le fasce d’età? Questo permetterebbe di compensare la riduzione dell’aliquota di conversione aumentando soltanto di poco i contributi e consentirebbe ai salariati meno giovani di essere più competitivi sul mercato del lavoro.

Attualmente, gli accrediti di vecchiaia aumentano con l’età. Gli oneri sociali dei lavoratori più anziani sono dunque più elevati. È possibile che per certe imprese questo rappresenti un problema, ma si tratta di un’ipotesi non confermata. Negli studi più recenti, la graduazione degli accrediti di vecchiaia non è quasi mai citata come un ostacolo concreto all’assunzione di lavoratori anziani. Sono soprattutto gli sforzi fisici, la carenza di lavoratori anziani qualificati in certi settori e lo scarto tra le competenze dei lavoratori anziani e le esigenze di determinati posti di lavoro ad essere considerati problematici.

12:16

Silvia Martens, Wil: Perché l’età di pensionamento delle donne dovrebbe aumentare a 65 anni, se già dopo i 50 anni non si trova più un lavoro?

Le persone di oltre 50 anni hanno difficoltà a trovare un nuovo posto di lavoro. Per questo motivo la riforma prevede miglioramenti per i lavoratori anziani. In futuro, chi rimarrà disoccupato a 58 anni potrà restare affiliato alla sua cassa pensioni e ricevere una rendita da essa. Oggi questo non è possibile. Inoltre, sono convinto che la carenza di lavoratori qualificati renderà i datori di lavoro sempre più consapevoli del valore dei lavoratori anziani.

12:12

Samuel Hägi, Zurigo: Essendo di sinistra, perché dovrei votare a favore della riforma dell’AVS? L’aumento dell’età di riferimento delle donne non è solidale, visto che le donne svolgono la maggior parte del lavoro gratuito e continuano a guadagnare meno degli uomini sul mercato del lavoro.

Se considera la riforma nel suo complesso e non solo i punti delicati per una persona di sinistra, troverà diversi buoni motivi per votare sì: rendite sicure per tutti, rendite migliori per le persone che guadagnano poco e che lavorano a tempo parziale, rendite più elevate da un’AVS finanziata solidalmente. Per questo motivo i partiti di sinistra e le organizzazioni dei rappresentanti dei lavoratori sono a favore del progetto.

12:09

Regula, Zurigo: Ho sentito che la riforma dell’AVS è positiva per noi donne. È vero?

È vero. Dato che spesso lavorano a tempo parziale, le donne hanno molto da guadagnare con questa riforma. In futuro riceveranno una rendita nettamente migliore rispetto a oggi, grazie a diverse misure previste nel 2° pilastro e anche ai 70 franchi in più sulla rendita dell’AVS. Sono tutti miglioramenti importanti che rendono sostenibile l’aumento graduale dell’età di riferimento delle donne a 65 anni.

12:06

Severin Staubli, Grafstal : Non trova strano un supplemento di 70 franchi per una riforma dell’AVS, un’assicurazione che sta per esaurire i suoi fondi? Per garantire l’AVS a lungo termine, si dovrebbe in realtà risparmiare, e non spendere di più.

Questi 70 franchi servono, da un lato, a mantenere il livello delle rendite per tutti e, dall’altro, a migliorare la previdenza per la vecchiaia delle persone con redditi bassi, che è il caso di molti lavoratori a tempo parziale. A tal fine i lavoratori e i datori di lavoro pagheranno ciascuno 0.15% di contributi salariali in più (1 franco e 50 centesimi ogni 1000 franchi).  È un prezzo alquanto modesto per il grande effetto che otterremo. I 70 franchi sono tra l’altro finanziati fino al 2039 e rappresentano solo il 2 per cento delle spese dell’AVS.

12:03

Angela Christen, Villmergen (AG): Le persone come me – che ho 33 anni – riceveranno ancora una rendita AVS al momento del pensionamento? Mi fa paura l’idea di vivere in povertà quando sarò anziana.

L’AVS ha ormai 70 anni. Al momento della sua istituzione, si pensava che nel 2018 ci sarebbero stati circa 640’000 pensionati. In realtà, oggi ce ne sono 2,6 milioni, cioè quattro volte di più. L’AVS ha resistito bene a questa evoluzione e ha superato egregiamente anche diverse crisi economiche e drammatici cambiamenti sociali. Finché riusciremo ad adeguare costantemente l’AVS alla realtà – come vogliamo fare il 24 settembre –, non dovremo preoccuparci della nostra sicurezza materiale nella vecchiaia. Dobbiamo mantenere la promessa della Svizzera di garantire ai suoi abitanti una vecchiaia dignitosa.

12:01

Marc Stocker, Affoltern am Albis (ZH): Ho 22 anni. La nuova riforma sembra offrire qualcosa a tutte le persone più avanti con gli anni, ma non ai giovani. Perché dovrei votare sì?

Buongiorno a tutti. Mi fa molto piacere poter parlare con voi di previdenza. Questa riforma va a vantaggio di tutti: garantisce le rendite, evita all’AVS di finire nelle cifre rosse e riduce l’iniqua ridistribuzione di risorse dai giovani agli anziani in atto nella previdenza professionale. Se la riforma fallisse, gli assicurati attivi continuerebbero a versare 1,3 miliardi di franchi l’anno ai pensionati. Questo andrebbe a scapito della loro previdenza professionale, nonostante in realtà nel 2° pilastro ognuno risparmi per sé.