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SVIZZERAGrossen nuovo presidente dei Verdi liberali

26.08.17 - 18:26
Il gruppo ha votato sì al decreto federale sulla sicurezza alimentare
Keystone
Grossen nuovo presidente dei Verdi liberali
Il gruppo ha votato sì al decreto federale sulla sicurezza alimentare

RÜSCHLIKON - Il consigliere nazionale bernese Jürg Grossen è il nuovo presidente dei Verdi liberali (PVL). Il 48enne è stato scelto ad ampia maggioranza per succedere a Martin Bäumle dai delegati del partito riuniti oggi in assemblea a Rüschlikon, nel canton Zurigo.

"La connessione tra economia e ambiente resta il punto centrale per noi", ha affermato Grossen, citato in una nota del PVL nella quale si comunica l'avvenuta elezione. Il partito continuerà a lavorare in favore di una Svizzera aperta e connessa con il mondo intero, ha rilevato il neoeletto presidente, secondo cui i Verdi liberali "sono fermamente contrari alla crescente tendenza al protezionismo, alla stagnazione e all'isolamento di sinistra e destra".

Bäumle, 52 anni, aveva annunciato il 19 maggio l'intenzione di abbandonare l'incarico quest'estate. Le sue dimissioni coincidono con il decimo anniversario dalla fondazione del partito. "I Verdi liberali hanno trovato il loro posto nella politica elvetica", ha affermato oggi Bäumle nel suo discorso di commiato ai delegati.

Il partito è stato in grado di ancorarsi in buona parte dei cantoni e ha portato sotto i riflettori della politica il legame tra economia e ambiente, ha aggiunto. "In queste circostanze posso cedere in nuove mani la mia presidenza con ottimismo e con la coscienza pulita".

Pianificatore elettricista e imprenditore da 23 anni, Grossen possiede due società che impiegano complessivamente una quarantina di persone. Il consigliere nazionale è particolarmente attento alla strategia energetica e alla politica dei trasporti. Rappresenta l'ala imprenditoriale del partito.

Il bernese ha sottolineato di essere intenzionato a dare maggior visibilità ai contenuti portati avanti dai Verdi liberali: una politica economica e societaria liberale, una politica sociale equa e un impegno in favore dell'ambiente e di una Svizzera aperta e connessa con il mondo intero.

Sì al decreto federale sulla sicurezza alimentare - I Verdi sostengono il controprogetto diretto all'iniziativa popolare "Per la sicurezza alimentare", nel frattempo ritirata, in votazione popolare il prossimo 24 settembre. Lo hanno deciso oggi i delegati del partito, riuniti in assemblea a Berna.

I Verdi hanno contribuito fortemente a dare forma alla proposta in votazione, ribadendo l'esigenza di un commercio sostenibile e opponendosi severamente allo spreco alimentare, sottolinea oggi il partito ecologista svizzero in una nota.

Per i delegati è chiaro, che un sì al controprogetto costituisce un chiaro segnale in favore di una politica agricola ecologica ed è anche una vittoria parziale per l'iniziativa "Per alimenti equi", che verrà sottoposta al parlamento in autunno. Quest'ultima va però più lontano ed è molto più concreta, si legge nella nota.

Ad aprile i delegati avevano già espresso il loro favore nei confronti della riforma Previdenza per la vecchiaia 2020, altro tema in votazione il prossimo 24 settembre.

Punto centrale dell'assemblea odierna era la protezione concreta del clima: secondo i delegati ecologisti è ora di procedere a una svolta energetica soprattutto nel settore dei trasporti. Una risoluzione in questo senso è stata adottata: essa esige l'adozione rapida di misure di protezione ambientale per quanto riguarda i trasporti e l'abbandono della mobilità legata alle risorse fossili. I Verdi non propongono divieti, bensì una migliore pianificazione del territorio, il potenziamento del carsharing e la promozione dell'elettro-mobilità.

Infine i delegati si sono pronunciati contro una candidatura di Sion (VS) alle olimpiadi invernali del 2026: "organizzare dei giochi olimpici è una decisione anacronistica a causa del riscaldamento climatico ma anche per ragioni di bilancio", è stato sottolineato.

 
 

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