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BERNAJim Yong Kim ricevuto da Schneider-Ammann

23.08.17 - 15:37
L'incontro è avvenuto in occasione dei 25 anni dall'adesione della Svizzera alla Banca mondiale e al Fondo monetario internazionale
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Jim Yong Kim ricevuto da Schneider-Ammann
L'incontro è avvenuto in occasione dei 25 anni dall'adesione della Svizzera alla Banca mondiale e al Fondo monetario internazionale

BERNA - Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha ricevuto oggi a Berna il presidente della Banca mondiale (BM) Jim Yong Kim in occasione dei 25 anni di presenza della Svizzera in questa istituzione e nel Fondo monetario internazionale (FMI).

Schneider-Ammann ha aperto la cerimonia per celebrare la ricorrenza con un discorso di benvenuto prima di passare la parola a Jim Yong Kim. Sono seguite discussioni in presenza di Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, segretaria di Stato e direttrice della Segreteria di stato dell'economia (SECO), così come anche di Axel van Trotsenburg, vicepresidente della Banca mondiale.

Ai dibattiti hanno preso parte anche Mark Herkenrath, direttore di Alliance Sud, e Ivo Menzinger, incaricato dei partenariati mondiali presso il riassicuratore Swiss Re.

Un'adesione contestata - L'adesione della Svizzera alla Banca mondiale 25 anni fa non è avvenuta senza contestazioni: il popolo ha alla fine detto sì all'organizzazione internazionale e allo FMI il 17 maggio 1992.

Berna stanziava fondi alla Banca mondiale dagli anni 1960 ma la Svizzera vi aveva solo lo statuto di osservatore. La questione della sua adesione si è posta a più riprese ogni volta con una risposta negativa. Nel 1982, il Consiglio federale ha deciso di pronunciarsi a favore di un'adesione, senza tuttavia fissare una data o condizioni.

Al momento della dissoluzione dell'Unione sovietica all'inizio degli anni 1990, è stato creato un 23esimo seggio destinato alla Russia. La Svizzera ha allora avuto l'opportunità di avere un seggio al consiglio esecutivo. Si è quindi alleata alle repubbliche ex sovietiche dell'Asia centrale e alla Polonia per formare un gruppo di voto e ottenere così il 24esimo seggio. Ma quest'ultimo ha suscitato varie critiche in Svizzera sia dalla sinistra che dalla destra. Organizzazioni non governative e associazioni attive nello sviluppo hanno combattuto questo progetto. Alla fine un centinaio di organizzazioni hanno lanciato un referendum contro l'adesione.

In particolare erano criticate le condizioni relative alla concessione di crediti ai paesi in via di sviluppo, ha detto all'ats l'ambasciatore Raymund Furrer, capo del settore Cooperazione e sviluppo economici presso la SECO.

Rappresentanza - I 189 paesi membri attuali della Banca mondiale sono rappresentati da 25 amministratori. Solo i più grandi azionisti detengono un posto nel consiglio di amministrazione. Si tratta di Stati Uniti, Giappone Cina, Germania, Gran Bretagna e Francia, senza dimenticare l'Arabia saudita. Gli altri membri del consiglio di amministrazione sono i gruppi di voto.

Creata nel 1944 a Bretton Woods nel New Hampshire a nord-est degli Stati Uniti, la BM impiega oltre 10'000 collaboratori di 170 paesi. Sul suolo elvetico l'organizzazione possiede un ufficio a Ginevra.

Lotta alla povertà - L'istituzione ha quale compito di combattere contro la povertà: si è fissata quale obiettivo di fare in modo che la quota della popolazione mondiale con meno di 1,9 dollari (1,82 franchi) al giorno passi sotto la soglia del 3% entro il 2030.

Lo FMI è invece incaricato di assicurare la stabilità del sistema monetario e finanziario internazionale.

La Suisse vi dirige un gruppo di voto "Helvetistan", che comprende in particolare la Polonia, la Serbia e il Kazakistan. Le assemblee dello FMI e della BM si tengono ogni anno a Washington.

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