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BERNASondaggio, il 24 settembre si delineano tre sì

18.08.17 - 06:37
Nella Svizzera italiana i favorevoli alla riforma pensionistica e al connesso aumento dell'IVA sono il 53%, mentre la proposta sulla sicurezza alimentare raccoglie il 58% dei favori
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Sondaggio, il 24 settembre si delineano tre sì
Nella Svizzera italiana i favorevoli alla riforma pensionistica e al connesso aumento dell'IVA sono il 53%, mentre la proposta sulla sicurezza alimentare raccoglie il 58% dei favori

BERNA - Le tre proposte in votazione il prossimo 24 settembre sarebbero state tutte approvate se lo scrutinio si fosse tenuto a inizio agosto. Il sondaggio realizzato dall'istituto gfs.bern per la SSR SRG dà un 53% di favorevoli alla riforma Previdenza per la vecchiaia 2020 e al relativo aumento dell'imposta sul valore aggiunto. Per il decreto federale sulla sicurezza alimentare si profila invece un netto 65% di "sì".

La partecipazione rilevata è del 55%. Le differenze tra le regioni linguistiche per la Previdenza 2020 sono "incredibilmente deboli", rileva gfs.bern: anche nella Svizzera italiana i favorevoli alla riforma pensionistica e al connesso aumento dell'IVA sono il 53%, mentre la proposta sulla sicurezza alimentare raccoglie il 58% dei favori.

Il sondaggio è stato realizzato telefonicamente dal 31 luglio al 10 agosto su un campione di 1205 persone: 704 nella Svizzera tedesca, 301 in Romandia e 200 nella Svizzera italiana. Il margine di errore è di +/- 2,9 punti percentuali, con una probabilità del 95%, scrive gfs.bern.

Un "sì" di misura per la Previdenza 2020

Le intenzioni di voto per la Legge federale sulla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 e il decreto federale sul finanziamento supplementare dell'AVS mediante l'aumento dell'imposta sul valore aggiunto indicano una debole maggioranza assoluta del 53%. Il sondaggio rileva che i contrari sono il 42% per la riforma e il 41% per l'IVA, mentre gli indecisi sono rispettivamente il 5 e il 6%. I fautori del "sì" iniziano la campagna con un vantaggio rispettivamente di 11 e 12 punti percentuali.

Nonostante il legame tra i due progetti - sia a livello di contenuto, sia di conseguenze dal momento che se una delle due non viene accettata decade anche la seconda - alcuni votanti hanno espresso intenzioni di voto divergenti: il 7% di favorevoli all'aumento dell'IVA rifiuta la riforma e si registra lo stesso dato anche per la situazione inversa. Il 44% soltanto degli intervistati si mostra coerente con un doppio "sì", mentre i doppi "no" si attestano al 34%.

Per quanto riguarda la riforma Previdenza 2020, il 40% ha un'opinione ferma (21% chiaramente a favore, 19% decisamente contraria), il 45% ha un'opinione moderatamente affermata (32% piuttosto a favore, 23% piuttosto contrari) e gli indecisi sono il 5%.

Il progetto sull'aumento dell'IVA rileva risultati simili: un 44% di intervistati convinti (22% chiaramente a favore, 22% fermamente contraria) e 50% di opinione moderata (31% piuttosto a favore, 19% piuttosto contrari), mentre gli indecisi si attestano al 6%.

La formazione dell'opinione, tenuto conto del periodo dell'inchiesta, è già a uno stadio avanzato, indica gfs.bern. A livello sociodemografico i risultati sono molto simili per i due temi in votazione e l'istituto ha dunque deciso di prendere in considerazione solo i dati per il progetto di riforma.

A livello politico gli elettori PS, PPD e Verdi sono i più schierati a sostegno della riforma, mentre fra i simpatizzanti UDC e PLR solo una debole maggioranza appare contraria.

Gli intervistati che hanno fiducia nel Consiglio federale hanno intenzione di votare "sì" nella misura del 64%, mentre il 58% delle persone che diffidano della posizione del Governo si sono dette contrarie alla riforma. Anche la posizione del consigliere federale Alain Berset gioca un ruolo importante: il 65% degli elettori che lo trovano credibile vota a favore, mentre il 76% di coloro che non hanno fiducia in lui rigetta il progetto.

Nei grandi agglomerati urbani il 58% si dice a favore, mentre in quelli piccoli e medi la percentuale cala al 54%. Nelle regioni di campagna il 48% ha affermato di essere contrario, mentre i "sì" sarebbero il 46%.

Si rilevano differenze anche tra gli intervistati senza diploma di formazione professionale (54% di no) e quelli che dispongono di un diploma di formazione professionale o esercitano mestieri accademici (54% di sì). Il sondaggio rileva che il conflitto generazionale, elemento centrale della campagna, non è tuttavia marcato: i più giovani sono maggiormente indecisi, mentre le persone tra i 40 e i 64 anni e i pensionati sono a favore del "sì".

L'argomento più gettonato (71% di favorevoli o tendenzialmente favorevoli) sottolinea che è ora di concludere un compromesso dopo 20 anni di immobilismo. Una debole maggioranza approva gli altri argomenti a favore, ad esempio l'affermazione che un aumento della rendita AVS va a vantaggio dei redditi bassi e medi (54%) oppure che la riforma è equilibrata (51%).

Per quanto riguarda i contrari, il 59% pensa che l'aumento delle rendite AVS, secondo il principio dell'innaffiatoio, vada a vantaggio di chi non ne ha bisogno. Una debole maggioranza sostiene che la riforma delle pensioni non permetterà di garantire rendite in futuro (52%) e che l'età del pensionamento per le donne non deve essere aumentato fino a quando il trattamento salariale rimane ingiusto (51%).

La sicurezza alimentare verso un netto "sì"

A livello svizzero i votanti assolutamente o tendenzialmente favorevoli al decreto sulla sicurezza alimentare sono il 65%, i contrari il 18% e gli indecisi il 17%.

Per quanto riguarda la formazione dell'opinione, gfs.bern sottolinea che è a uno stadio poco avanzato visto che il 45% si dice ancora indeciso, con una tendenza favorevole al "sì" (34% contro 11%). Il 31% degli intervistati dichiara di essere assolutamente favorevole e il 7% del tutto contrario. Gli elettori UDC (71%) e PLR (70%) sono i più schierati a favore di un'accettazione, mentre i Verdi e gli elettori non affiliati rappresentano in maggior misura i contrari (59%).

Se in Ticino il "sì" sarebbe accolto con il 58% dei consensi, nella Svizzera tedesca i favorevoli rappresentano il 62% e il dato è ancora maggiore in Romandia (73%).

Fra gli argomenti che convincono maggiormente chi intende votare a favore è la necessità di rafforzare la produzione svizzera di prodotti alimentari (79%), seguito dall'orientamento ecologico (63%). Per quanto riguarda il campo del no, l'argomento che raccoglie più consensi è la critica a un articolo costituzionale che consolida le grandi sovvenzioni agricole (61%). Sulla necessità in Svizzera di un articolo costituzionale per la sicurezza alimentare i votanti sono tuttavia incerti: il 45% approva questa idea, mentre il 51% la rigetta.
 
 

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