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BERNA«La crisi libica impedisce una soluzione al problema migratorio»

24.07.17 - 18:01
Lo ha detto la consigliera federale Simonetta Sommaruga, che si trova a Tunisi per partecipare a un vertice euro-africano
Keystone
«La crisi libica impedisce una soluzione al problema migratorio»
Lo ha detto la consigliera federale Simonetta Sommaruga, che si trova a Tunisi per partecipare a un vertice euro-africano

TUNISI - Senza una stabilizzazione in Libia non può esserci soluzione al problema migratorio: lo ha detto oggi all'ats la consigliera federale Simonetta Sommaruga da Tunisi, dove si è recata per partecipare a un vertice euro-africano sulle possibili misure per frenare l'esodo di migranti sulla rotta del Mediterraneo.

Al tavolo delle discussioni della seconda riunione ministeriale del Gruppo di contatto Europa-Africa per la rotta del Mediterraneo centrale - la prima si era tenuta a Roma lo scorso 20 marzo - si sono trovati ieri e oggi, oltre alla ministra elvetica di giustizia e polizia, i ministri dell'Interno di Italia, Germania, Austria, Francia, Malta e Slovenia per l'Europa, Algeria, Libia, Mali, Niger, Ciad e Tunisia per l'Africa.

In una nota diramata a Berna a fine riunione dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) si afferma che la Svizzera si è detta disposta a organizzare il terzo incontro del gruppo di lavoro ministeriale.

«La crisi in Libia è delle più complesse. Questa situazione purtroppo durerà ancora», ha detto la consigliera federale in un colloquio telefonico con l'ats. «Fintanto che non ci sarà una stabilizzazione in questo Paese, non potremo risolvere il problema», ha aggiunto.

Il gruppo di lavoro dei 13 Paesi euro-africani vuole trovare soluzioni. Tutti sono «d'accordo di fare il possibile per i migranti: proteggerli ed evitare la migrazione irregolare», ha detto Simonetta Sommaruga. E ha rammentato che nel 2016 il 16% dei migranti giunti in Italia erano minorenni non accompagnati, che hanno bisogno di una protezione particolare.

Secondo il comunicato del DFGP, al vertice la consigliera federale ha «insistito sulla necessità di assicurare il rispetto dei diritti umani dei migranti»: l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni devono poter accedere ai centri in cui sono trattenuti migliaia di migranti in Libia.

La ministra elvetica ha inoltre «caldeggiato una protezione particolare per i bambini e i giovani», come pure il sostegno necessario ai migranti che, di loro spontanea volontà, desiderano tornare nel loro Paese di origine.

In una dichiarazione congiunta i ministri si sono «impegnati a meglio coordinare la gestione della migrazione nel Mediterraneo centrale adottando un approccio coerente e concreto». Si sono pure «detti intenzionati a combattere le cause profonde della migrazione irregolare nei Paesi di origine e di transito», scrive il DFGP, senza maggiori indicazioni al riguardo.

I Paesi africani - aggiunge - s'impegnano «a consolidare la gestione delle proprie frontiere» e i Paesi europei «a meglio rispondere alle sfide migratorie nelle loro politiche di aiuto allo sviluppo».

In un proprio comunicato la Tunisia afferma dal canto suo che sta lavorando alla preparazione di piani e programmi per assicurare la sicurezza dei porti e delle frontiere marittime e terrestri.

Al vertice hanno partecipato anche il commissario europeo per la Migrazione e gli affari interni, Dimitris Avramopoulos, nonché rappresentanti dell'Estonia, che detiene la presidenza di turno dell'Ue, dell'Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim), dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) e delle Nazioni Unite.

A sovraintendere ai lavori è stato il premier del governo di unità nazionale tunisino, Youssef Chahed. Il ministro dell'Interno del paese nordafricano, Hedi Majdoub, ha rivendicato il ruolo della Tunisia nella lotta alla migrazione irregolare, illustrando i numerosi tentativi di emigrazione illegale sventati dalle forze di sicurezza del suo Paese, che vedono interessati in gran parte cittadini di paesi africani sub-sahariani, e in minima parte tunisini.

 

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COMMENTI
 

roma 6 anni fa su tio
sommaruga, a casa o...in libia x sempre

MIM 6 anni fa su tio
Stanno cercando un nuovo Gheddafi..

shooter01 6 anni fa su tio
resta giù a risolverlo, ANZI , resta giù per sempre e liberaci della tua presenza e delle tue banalità

GIGETTO 6 anni fa su tio
Ma non potevano tenerla giù in Tunisia a tempo indeterminato sta $ommaRUGA!!

falcodellarupe 6 anni fa su tio
vueilà che scoperta!!!!! ma doveva andare a Tunisi per dire un'ovvietà del genere??

beta 6 anni fa su tio
Una nullità non arriverà a concludere mai niente ! Solo bla, bla, bla e e gnam,gnam,gnam, di qua e di la . Darsi da fare per arrivare a delle soluzioni come vuole la maggior parte della popolazione ? Cercare di interpretarne l'umore ?

maocr 6 anni fa su tio
Risposta a beta
Poco da aggiungere ,non c'é miglior sordo di chi non vuole ascoltare:

moonie 6 anni fa su tio
ma sta gente che continua a parlare a parlare di cose ormai talmente assodate da rappresentare una squallida farsa, un teatrino vergognoso. huston abbiamo un problema. fanno dichiarazioni continue, da anni, sempre le stesse, mentre spendono milioni e milioni per vedersi, stringersi le mani e fare dichiarazioni, dire SEMPRE LE STRAMALEDETTISSIME COSE. strapagati per non fare niente!!!

WGWG 6 anni fa su tio
Una donna che ci sta portando alla rovina. Invece di partecipare a vertici a destra e manca che si occupi dei nostri anziani bisognosi che c'è ne sono molti. Se proprio ha quelle vocazioni apra un centro nel giardino di casa sua. Facile buttar denaro pubblico per la sua bella faccia. È lì da vedere che fanno altre nazioni per questa causa. Semplicemente delle speculazioni personali. E poi facciamo fatica a mettere a posto la nostra avs per il futuro. Che schifo!
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