Cerca e trova immobili

BERNALa via bilaterale con l’UE rimane una priorità

28.06.17 - 15:04
È quanto sostiene il Consiglio federale, secondo cui i rapporti con l’Unione Europea vanno mantenuti per ragioni politiche, economiche e sociali
fotolia
La via bilaterale con l’UE rimane una priorità
È quanto sostiene il Consiglio federale, secondo cui i rapporti con l’Unione Europea vanno mantenuti per ragioni politiche, economiche e sociali

BERNA - La via bilaterale con l'Unione europea va mantenuta per ragioni politiche, economiche e sociali. È quanto ritiene il Consiglio federale che oggi ha fissato le sue priorità nelle relazioni con l'Ue.

In una conferenza stampa, il ministro degli esteri Didier Burkhalter ha definito gli accordi bilaterali la "colonna vertebrale" delle relazioni tra Svizzera e UE. Il governo vuole quindi dare a queste intese una grande stabilità e sicurezza sul lungo termine.

«La via bilaterale deve però potersi sviluppare e adattare alle realtà del giorno d'oggi». Sovente sono infatti necessari adeguamenti tecnici. Il problema è che spesso questi aggiornamenti vengono politicizzati e i dossier si bloccano, ha spiegato Burkhalter.

Riguardo agli accordi di accesso al mercato, per mantenere e sviluppare la via bilaterale è necessario un chiarimento delle norme istituzionali di funzionamento. «Il Consiglio federale è cosciente che c'è una necessità di chiarire il contratto che esiste tra Svizzera e Unione europea». È una condizione per assicurare gli accordi sul lungo termine, ha precisato.

Il Consiglio federale ha quindi fatto il punto oggi sui negoziati istituzionali, condotti in base al mandato approvato nel dicembre 2013. «Questo prevede la ripresa non automatica del diritto europeo», ha ricordato Burkhalter.

Il governo non intende quindi cambiare rotta nei negoziati con l'Unione. Bruxelles vorrebbe un accordo istituzionale per dare un quadro giuridico ai bilaterali e assicurarsi che la Confederazione riprenda in modo più sistematico il diritto europeo. Per Burkhalter, tuttavia, «il governo non si è posto la questione dell'opportunità di modificare il mandato negoziale».

La futura intesa dovrà prevede pure un meccanismo per regolare i conflitti tra Confederazione e Ue. Il dibattito è però ancora aperto sull'interpretazione del diritto europeo e sul ruolo della Corte europea di giustizia, nonché sulla procedura da adottare in caso di dispute sul piano giuridico.

Burkhalter ha poi assicurato che il dialogo con Bruxelles, sospeso dopo l'accettazione dell'iniziativa "contro l'immigrazione di massa", è ripreso su tutti i dossier. Il governo conta di ottenere dei risultati nei prossimi mesi.

Il governo ha anche discusso della questione di un nuovo contributo di coesione ai Paesi dell'Ue economicamente e socialmente più deboli. Contrariamente al passato, questo dovrà concentrarsi sulla formazione professionale e sulla migrazione. La questione sarà «esaminata, a tempo debito, alla luce di una valutazione di tutti i dossier europei».

Il Consiglio federale ha anche annunciato che all'inizio del prossimo anno si svolgerà una valutazione generale dello sviluppo dei dossier europei. Ad occuparsene sarà il successore di Didier Burkhalter: il ministro degli esteri lascerà infatti il Consiglio federale alla fine di ottobre.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

MIM 6 anni fa su tio
Bilaterale, non unilaterale

Mat78 6 anni fa su tio
Prima si denunciano i bilaterali e meglio è, più si aspetta e più sarà difficile farlo e più aumenteranno le conseguenze. Prima di essere completamente incollati all'UE, come una mosca alla carta moschicida, meglio seguire gli inglesi, anche se ho paura che sia già troppo tardi... La Svizzera ha interesse a mantenere la via bilaterale solo perché la sua classe politica insiste e continua a sviluppare politiche socio-economiche dipendenti dalla UE. Questa non è la sola via per garantire indipendenza e benessere al paese...le tradizionali peculiarità svizzera sono altrettanto valide, ma bisogna avere la palle di fare e seguire certe scelte...

Sarà 6 anni fa su tio
L'Inghilterra, per far valere le proprie ragioni dall'interno, ha dovuto uscire!

Sarà 6 anni fa su tio
Alcuni paesi dell'UE firmano ma non conoscono il significato di "Accordi" " di "Bilaterali"...

maocr 6 anni fa su tio
Da indipendenti potremo parlare da pari con UE,e fare accordi BIlaterali. Al momento fanno accordi unilaterali con l'UE. All'UE non piace trattare,all'UE piace imporre(dittatura)come hanno fatto con ogni nazione aderente,poverini. Europei si,si siamo in mezzo,ma democratici e indipendenti come lo siamo sempre stati.

Monello 6 anni fa su tio
...Non entreremo mai nell UE ...siamo Svizzeri e siamo fieri !

pontsort 6 anni fa su tio
...

Liola 6 anni fa su tio
bravo elvetico...concordo ancora una volta....

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Mah, i bilaterali vanno bene ma sono un po complicati... molto più conveniente l'adesione pura e semplice... Anche solo per poter far valere le nostre ragioni dall'interno...

elvetico 6 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
PALLE ! Non rinuncerò MAI al nostro sistema democratico per sottomettermi alla dittatura europea e la maggioranza degli svizzeri (quelli che rispettano il "sistema" svizzero) neppure.

pontsort 6 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Bella, far valere la nostra ragione...Già così i politici tendono a far quello che vogliono pensa se fossimo nell'UE. A quel punto l'unica ragione che si fârebbe valere é quella delle varie lobby

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Giusto. Se l'europa va bene ci guadagnano tutti. I bilaterali fondamentali per la nostra crescita economica. Avanti così. Forza Svizzera, forza europa. Torneremo grandi.

Lonely Cat 6 anni fa su tio
“i rapporti con l’Unione Europea vanno mantenuti per ragioni politiche, economiche e sociali” È proprio per quelle tre ragioni che i rapporti con l’UE andrebbero quantomeno ridimensionati.

Sarà 6 anni fa su tio
Tutti i paesi europei danno contributi statali alle imprese fregandosene degli accordi. Noi contribuiamo già nel sostenere i paesi più deboli accogliendoli senza limiti.

Lonely Cat 6 anni fa su tio
Risposta a Sarà
E non solo, contribuiamo anche a suon di miliardi! Mentre con noi fanno i piagnistei per i futuri ipotetici ammanchi dell’AVS.
NOTIZIE PIÙ LETTE