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SVIZZERASuccessione Burkhalter: il candidato PLR sarà latino

15.06.17 - 16:25
Le sezioni cantonali hanno tempo fino all'11 agosto per proporre dei nomi
Keystone
Successione Burkhalter: il candidato PLR sarà latino
Le sezioni cantonali hanno tempo fino all'11 agosto per proporre dei nomi

BERNA - Il candidato del Partito liberale-radicale (PLR) alla successione di Didier Burkhalter in Consiglio federale dovrà rappresentare la Svizzera latina. Le sezioni cantonali hanno tempo fino all'11 agosto per proporre dei nomi. Lo ha annunciato la presidente del PLR Petra Gössi in una conferenza stampa.

Per la consigliera nazionale svittese è chiaro che il seggio che sarà lasciato vacante da Burkhalter spetti al PLR. La cosiddetta "formula magica" prevede infatti che i tre principali partiti politici - UDC, PS e PLR in questo caso - vengano rappresentati da due consiglieri federali ciascuno.

I liberali-radicali sono inoltre manifestamente usciti vincitori dalle elezioni federali del 2015: «è il partito che ha guadagnato di più», ha sostenuto Gössi ricordando anche gli ottimi risultati ottenuti nei cantoni. Per questo motivo "ci aspettiamo che il seggio non venga contestato dalle altre formazioni politiche", ha affermato.

Circa le procedure in vista della designazione dei candidati alla successione di Burkhalter, Gössi ha spiegato che oggi il partito ha inviato una lettera a tutte le sezioni cantonali. «Quelle svizzero-tedesche sono libere di presentare qualcuno, ma devono essere coscienti che questa persona dovrà rappresentare la Svizzera latina», ha spiegato Gössi. Potrebbe anche essere una persona cresciuta in Romandia e poi trasferitasi oltre Sarine, ha precisato.

Rispondendo a una domanda di un giornalista che voleva sapere se fosse ora giunto il momento del Ticino, Gössi ha affermato che è troppo presto per saperlo. «È compito delle sezioni cantonali proporre i candidati», ha detto ricordando che non esiste una "Commissione cerca" a livello nazionale.

A chi ha chiesto come mai il capogruppo PLR Ignazio Cassis non si sia presentato alla conferenza stampa, il vicepresidente del partito Christian Lüscher e consigliere nazionale ginevrino ha spiegato che la procedura per la designazione dei candidati è stata lanciata a livello di partito nazionale e non di gruppo parlamentare. La sua presenza non era dunque necessaria.

Gössi e Lüscher hanno poi illustrato gli altri criteri richiesti ai candidati. Questi dovranno disporre di «un bilancio politico completo in seno al partito». Ciò non significa che debbano aver seduto alle Camere federali, ha precisato Lüscher.

Il papabile dovrà anche saper mobilitare le persone all'interno e all'estero del partito, essere credibile sui contenuti politici e avere un buon potenziale mediatico. «È importante per il partito disporre di una 'locomotiva'», ha spiegato Lüscher.

Chi prenderà il posto di Burkhalter dovrà anche essere capace di difendere gli interessi del PLR. «Non vogliamo qualcuno che proponga compromessi ancor prima di iniziare le discussioni», ha precisato Gössi. Il candidato, infine, dovrà avere «una reputazione irreprensibile dal punto di vista politico, professionale e personale».

Non ci sarà invece alcun criterio concernente il genere: non si può stabilire già sin d'ora se il candidato dovrà essere uomo o donna. Bisognerà dapprima conoscere chi saranno i nomi proposti dalle sezioni cantonali, ha precisato Gössi.

Il comitato direttivo del partito si riunirà il 21 agosto per valutare le candidature proposte dalle sezioni cantonali e formulare una raccomandazione al gruppo parlamentare. Toccherà a quest'ultimo, il 1° settembre, scegliere il o i nomi che saranno presentati all'Assemblea federale.

Il successore di Burkhalter dovrebbe essere eletto verosimilmente il 20 settembre, ha affermato Gössi. Entrerà in carica il 1° novembre.

Durante la conferenza stampa Lüscher ha anche tenuto a rendere un caloroso omaggio a Didier Burkhalter, un consigliere federale che «ha saputo rimettere la Svizzera al centro della diplomazia mondiale». Il ginevrino - che figurava sul "ticket" per la successione di Pascal Couchepin in governo assieme allo stesso Burkhalter - ha anche sottolineato lo straordinario lavoro svolto dal ministro uscente, quando nel 2014 ha presieduto l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).

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COMMENTI
 

Cristi 6 anni fa su tio
La bella cosa è che qualcuno ci rappresenti a Berna, finalmente
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