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SVIZZERAIl Consiglio nazionale in breve

01.06.17 - 15:07
Il Consiglio nazionale in breve

BERNA - Il Consiglio Nazionale ha respinto oggi una mozione d'ordine del PS che chiedeva lo svolgimento di un dibattito urgente sul tema della Posta durante la sessione estiva. Per il resto la Camera del popolo ha dedicato la sua seduta odierna esclusivamente agli interventi parlamentari del Dipartimento federale di giustizia e polizia e alla prima fase delle iniziative parlamentari.

In particolare, la Camera del popolo ha:

INTERVENTI PARLAMENTARI DFGP:

- accolto - con 11 voti a 73 - un postulato di Mathias Reynard (PS/VS) che incarica il governo di esaminare la possibilità di raccogliere dati sulle discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI e su quelle che vengono definite "discriminazioni multiple", fondate su criteri quali età, sesso, religione, nazionalità, orientamento sessuale o colore della pelle, che si sovrappongono o si sommano. Lo stesso Consiglio federale ha riconosciuto questa lacuna, che va colmata;

- approvato - rispettivamente con 123 voti contro 65 e 3 astenuti e con 119 voti contro 67 e 5 astenuti - due mozioni di PLR e UDC che chiedono di vietare il viaggio all'estero per i richiedenti asilo ammessi provvisoriamente in Svizzera. La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha spiegato invano che nessuno vuole abusi nel settore dell'asilo e molto è stato fatto per contrastare questo fenomeno. La ministra di giustizia ha inoltre invitato i parlamentari a segnalare ogni caso al servizio speciale della Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Gli Stati devono ancora pronunciarsi;

- adottato, con 128 voti contro 62, una mozione presentata dal presidente del PPD svizzero Gerhard Pfister (ZG), che chiede di "vietare in generale alle persone ammesse provvisoriamente di recarsi nel Paese d'origine, analogamente a quanto previsto per i rifugiati riconosciuti". Anche in questo caso, la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha tentato invano di convincere il plenum che le esigenze del testo sono già state soddisfatte. Ma la maggioranza di destra non l'ha seguita. Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi;

- accolto - con 115 voti a 71 e 5 astenuti - una mozione di Andrea Martina Geissbühler (UDC/BE) che incarica il governo di intavolare trattative con il capo di governo eritreo, Isayas Afewerki, affinché i suoi concittadini che hanno chiesto asilo in Svizzera possano tornare in patria senza timore di persecuzione. Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi;

- è stata invece ritirata una mozione di Giovanni Merlini (PLR/TI) volta a rilanciare i rapporti Ticino-Berna, dopo la votazione del 9 febbraio 2014. Depositato nel settembre 2015, il testo invitava il Governo a "presentare provvedimenti idonei per il miglioramento dei rapporti tra la Confederazione e il Cantone Ticino, valutando anche l'ipotesi di un apposito delegato del Consiglio federale". Nel frattempo, a detta del consigliere nazionale ticinese, da Berna sono giunti diversi segnali di attenzione verso il cantone sudalpino e varie richieste contenute nella mozione sono state soddisfatte.

INIZIATIVE PARLAMENTARI 1a FASE:

- dato seguito - con 99 voti contro 78 e 3 astenuti - a un'iniziativa parlamentare di Gregor Rutz (UDC/ZH) che chiede di vietare le attività della SSR non previste dalla concessione, salvo in caso di assoluta necessità. Un progetto concreto potrà essere elaborato soltanto se anche il Consiglio degli Stati darà il suo avallo all'atto parlamentare del democentrista.

Ordine del giorno di martedì 6 giugno (14.30-19.00):

- Ora delle domande;

- Diversi rapporti di Delegazioni svizzere presso organizzazioni internazionali;

- Postulato Wermuth. Rafforzare il sistema di milizia, migliorare la conciliabilità tra vita familiare e attività parlamentare;

- iniziative parlamentari.

 

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