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BERNAIdroelettrico, una commissione per i costi

30.05.17 - 10:11
archivio TiPress
Idroelettrico, una commissione per i costi

BERNA - Prima di discutere del sostegno all'energia idroelettrica occorre analizzare le conseguenze finanziarie per i consumatori. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale scorporando questo punto dalla Strategia reti elettriche. Punto che dovrà ora essere studiato a fondo dalla commissione preparatoria.

Il sostegno al settore idroelettrico non figurava nel messaggio del Consiglio federale. È stato inserito dal Consiglio degli Stati in dicembre contro la volontà del governo. «Queste idee non hanno posto in questa revisione legislativa», ha nuovamente ribadito oggi la ministra dell'energia Doris Leuthard.

La soluzione proposta dalla Camera dei cantoni è stata del resto fortemente criticata dal Nazionale: «quanto adottato dagli Stati equivale al sovvenzionamento delle grandi aziende da parte delle famiglie», aveva sostenuto ieri il capogruppo socialista Roger Nordmann (VD).

Per "addolcire" la pillola la commissione preparatoria del Nazionale ha modificato la proposta degli Stati proponendo che l'elettricità di base fornita ai consumatori provenga unicamente da centrali svizzere che producono corrente da fonti rinnovabili non sovvenzionate. In altre parole, dal settore idroelettrico.

Soluzione «realista e realizzabile» - Questa soluzione è stata appoggiata dai Verdi e da parte del PS e del PPD che l'hanno giudicata «realista e realizzabile». Quanto proposto corrisponde del resto al sistema in vigore prima della liberalizzazione, ha sostenuto Jacqueline Badran (PS/ZH).

La maggioranza borghese ha però espresso dubbi circa i costi a carico delle PMI e delle economie domestiche. «Non si possono prendere decisioni senza conoscere l'impatto dei costi», ha sostenuto Christian Imark (UDC/SO). Le organizzazioni dei consumatori e le associazioni di categoria hanno infatti già espresso dubbi sulla soluzione proposta, ha aggiunto Doris Leuthard.

La consigliera federale ha anche ricordato gli sforzi che la Confederazione già fa per sostenere il settore idroelettrico. La Strategia energetica recentemente approvata in votazione prevede un sostegno di 120 milioni all'anno per cinque anni per ristabilire la redditività del settore. Il governo prevede poi di inviare in consultazione entro l'estate un progetto di revisione della Legge sulle forze idriche.

Con 131 voti contro 58 e 3 astenuti, il Nazionale ha quindi deciso di temporeggiare e ha approvato una proposta individuale di Christian Wasserfallen (PLR/BE) che chiede di trattare il sostegno al settore idroelettrico in un progetto distinto. Con 181 voti contro 11, la Camera del popolo ha poi deciso di rinviare questo punto alla commissione preparatoria allo scopo di conoscere l'impatto dei costi sui piccoli consumatori.

Le altre parti della Strategia reti elettriche - elaborata sotto forma di modifica delle leggi sugli impianti elettrici e sull'approvvigionamento elettrico - non sono state contestate: il progetto è infatti stato approvato nel voto d'insieme con 182 voti e 10 astenuti. Il suo scopo è di modernizzare la rete elvetica. In alcuni tratti è infatti vecchia di oltre 40 anni e presenta congestioni, destinate ad accentuarsi a causa della decentralizzazione della produzione di corrente.

Ieri, durante la prima parte delle discussioni, il Nazionale ha approvato il principio d'interramento delle linee ad alta tensione. Queste dovranno essere posate come cavi sotterranei se i costi aggiuntivi non superano il triplo di quelli della variante aerea.

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