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VALLESEL'ex portavoce della polizia vallesana ricorre contro il licenziamento

19.05.17 - 18:26
Il governo aveva spiegato il provvedimento con «dichiarazioni incompatibili con il contratto di lavoro», rilasciate da Bornet quando era candidato al rinnovo del Consiglio di Stato
Keystone
L'ex portavoce della polizia vallesana ricorre contro il licenziamento
Il governo aveva spiegato il provvedimento con «dichiarazioni incompatibili con il contratto di lavoro», rilasciate da Bornet quando era candidato al rinnovo del Consiglio di Stato

SION - L'ex portavoce della polizia vallesana Jean-Marie Bornet ha interposto ricorso oggi presso il Tribunale cantonale (TC) contro la decisione del Consiglio di Stato di licenziarlo. Egli chiede parallelamente la ricusazione del TC, che - afferma - si è già posizionato sul suo caso.

Nel ricorso, Bornet contesta i motivi addotti dall'esecutivo cantonale per licenziarlo in aprile. Il governo aveva spiegato il provvedimento con «dichiarazioni incompatibili con il contratto di lavoro», rilasciate da Bornet quand'era candidato al rinnovo del Consiglio di Stato quale rappresentante del movimento politico "Rassemblement citoyen Valais".

In un comunicato, l'ex responsabile della comunicazione della polizia cantonale indica inoltre di aver chiesto «la ricusazione in corpore del Tribunale cantonale», al quale rimprovera di aver già preso posizione in merito al suo caso «a nome della giustizia nel suo insieme».

Bornet ha anche inoltrato una domanda di revisione presso il Consiglio di Stato, sperando che il nuovo governo entrato in funzione il 1. maggio scorso «tornerà sulla decisione infondata del suo licenziamento». L'ex portavoce ribadisce di essere disposto a trovare una soluzione in via amichevole.

L'11 maggio scorso, durante una sessione del Gran consiglio, l'esecutivo nella sua nuova composizione ha ribadito i rimproveri mossi a Bornet e mantenuto le proprie posizioni, secondo cui le dichiarazioni rilasciate dal primo tenente hanno rotto il rapporto di fiducia.

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