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BERNA - Il metodo, leggermente modificato, proposto dal Consiglio federale in sostituzione dell'attuale moratoria sull'apertura di nuovi studi medici non soddisfa la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N). Quest'ultima invita il Parlamento a legiferare concedendo maggior peso agli assicuratori.
Con 15 voti contro 7 ha quindi adottato un'iniziativa di commissione stando alla quale sono i Cantoni a definire il numero minimo e massimo di fornitori di prestazioni necessari per garantire la copertura del fabbisogno di cure nel settore ambulatoriale.
Essa prevede anche che i medici possano praticare a carico dell'assicurazione di base soltanto se concludono un contratto di autorizzazione con un assicuratore oppure se agiscono nell'ambito di una rete di cure integrate. Su quest'iniziativa dovrà ora esprimersi la commissione omologa del Consiglio degli Stati, prima che un progetto concreto sia elaborato.
La commissione ha anche dato seguito, con 12 voti contro 7, a un'iniziativa parlamentare di Ruth Humbel (PPD/AG) che chiede al Consiglio federale e ai cantoni di non intervenire nelle convenzioni tariffali tra assicuratori e fornitori di prestazioni, a meno che medici o ospedali fatichino a trovare un accordo.
Infine la CSSS-N dato seguito con 13 voti contro 5 a un'altra iniziativa, sempre di Ruth Humbel, che chiede che gli assicuratori possano negoziare direttamente con i fornitori di prestazioni e i fabbricanti i prezzi dei mezzi e degli apparecchi medici. Attualmente il Dipartimento federale dell'interno fissa i prezzi massimi rimborsati.
