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GRIGIONILa "hard Brexit" spaventa le aziende svizzere

18.01.17 - 14:33
Pressione sul governo affinché prenda contatto al più presto con le autorità britanniche
La "hard Brexit" spaventa le aziende svizzere
Pressione sul governo affinché prenda contatto al più presto con le autorità britanniche

DAVOS - Dopo l'annuncio di ieri della premier britannica Theresa May di una "hard Brexit", tramite cui la Gran Bretagna intende tra l'altro uscire dal mercato unico europeo, regna un clima di preoccupazione anche per le aziende svizzere. Lo ha affermato il consigliere federale Johann Schneider-Ammann oggi a Davos (GR), a margine del Forum economico mondiale (WEF).

«La Brexit è stato un tema importante» nella colazione di lavoro odierna con alti rappresentanti dell'economia, ha detto Schneider-Ammann.

L'"hard Brexit" non è un possibile modello per la Svizzera, ha riferito all'ats il ministro dell'economia. I bilaterali sono esplicitamente sostenuti e incoraggiati dalle preminenti aziende elvetiche.

Prepararsi alla Brexit - Da parte delle imprese, si è chiesto al governo svizzero di prendere contatto con la Gran Bretagna il prima possibile. Lo scopo è quello di stabilire le future relazioni economiche e politiche con il Regno Unito per il periodo dopo l'uscita dall'Unione europea. Ciò «ha la massima priorità» dal punto di vista dell'economia.

Queste richieste non sono venute solo da parte delle banche, ha aggiunto Schneider-Ammann. Ogni gigante farmaceutico sa esattamente che può fare affari con la Gran Bretagna solo se il sistema finanziario funziona senza problemi.

Vertici di banche, assicurazioni ma non solo - Più di una decina di top manager dell'economia svizzera erano invitati alla colazione di lavoro, tra cui il CEO di UBS Sergio Ermotti e il presidente della direzione di Zurich Mario Greco.

Oltre a rappresentanti di banche e assicurazioni, erano presenti anche i vertici di altre aziende importanti in Svizzera come Novartis, ABB, Swiss o Schindler.

Nell'incontro si è discusso di temi per cui l'economia si aspetta un attivo impegno nella ricerca di una soluzione da parte della politica. Oltre alla richiesta di una politica per un mercato aperto, si è parlato di digitalizzazione e dei bilaterali, così come dei costi supplementari che la burocrazia comporta e che possono nuocere alla competitività.

A questo proposito, il capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca ha citato l'esempio della registrazione del tempo di lavoro. Ha affermato che si potrebbe semplificare questa esigenza regolamentare, senza nuocere alla salute degli impiegati. «Abbiamo bisogno di adeguare questa legge ai tempi moderni, ovvero ai tempi di lavoro flessibili», ha continuato.

Riforma tre delle imprese (RIE III) - Anche la votazione sulla terza riforma fiscale delle imprese (RIE III) è stata oggetto di discussione. «Aiutateci a ottenere questo voto», ha detto il consigliere federale ai direttori delle società presenti. Questa riforma dovrebbe garantire la sicurezza giuridica del Paese, la cosa più importante, a suo avviso.

Alla domanda su cosa fare in caso di "no" popolare il prossimo 12 febbraio, Schneider-Ammann non ha risposto. Non ha voluto dare l'impressione che questa votazione sia in pericolo.

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COMMENTI
 

Don Quijote 7 anni fa su tio
La mia azienda produce qualità tipicamente svizzera a un prezzo concorrenziale con il resto del mondo e questo la mette al riparo di qualsiasi intrallazzo politico-economico-speculativo. Le grandi aziende, con l'ingordigia dei loro CEO e relativi consigli d'amministrazione, con un piede in politica e l'altro nell'azienda, hanno bisogno degli inciuci internazionali per garantire gli stipendi e compensi parassitari. È vero che creano molti posti di lavoro ma la vera spina dorsale dei paesi occidentali sono le piccole e medie imprese che non finiscono mai sui giornali ma forniscono la linfa vitale al paese. Forse ho esagerato un po’, ma poco.

Libero pensatore 7 anni fa su tio
Risposta a Don Quijote
Non hai esagerato. Per quanto concerne la Svizzera, e non solo, la realtà è quella che hai descritto tu. È però vero che le multinazionali hanno comunque un ruolo fondamentale perché sono grosse e garantiscono parecchio lavoro alle PMi. In ogni caso quello la differenza tra la tua impresa, che immagino tu abbia fondato, e le multinazionali è anche legata al fatto che dietro alla tua ci sta una persona, un imprenditore che ha a cuore tutta una serie di elementi oltre al profitto. La multinazionali invece hanno come unico scopp quello di remunerare gli azionisti e praticano delle strategie a breve termine atte a massimizzare gli utili e i compensi dei manager. Discorsi lunghi e complicati...

shooter01 7 anni fa su tio
Siccome sanno che i bilaterali sono un fallimento, ai bottegai nostrani non basta tenere in ostaggio l'intero paese ora devono andare a contrattare anche con l'Inghilterra tramite il loro burattino . Certo, priorità massima che i loro utili non diminuiscano, scherziamo. Per inciso io voterò NO

Equalizer 7 anni fa su tio
Se gli UK riescono a fare anche solo la metà di quel commercio mondiale che dicono voler fare, credo proprio che nessuno si muoverà dalla City, ci saranno ancora tanti milioni da mettere in cassa.

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
aha aha aha ... se il governo di QUALSIASI paese al mondo riuscirebbe a fare la metà di quanto promette/propone non esisterebbero più nazioni povere... :-)))))

aquila bianca 7 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
....... speriamo che almeno il condizionale (nei verbi...) continui a esistere ;xD

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a aquila bianca
Anche i professorini da blog... :-))))

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
L'uscita della GB dalla EU ha provocato, tra le altre cose, l'appetito di varie nazioni ad ospitare le sedi di quelle aziende che per forza di cose dovranno restare in un paese comunitario... adesso per la svizzera si apre un bel dilemma... per potersi accaparrare queste aziende dovrà solidificare i bilaterali o entrare nella EU... se al contrario alcune forze politiche continuano a remare contro ai bilaterali sarà impossibile sperare in un trasferimento di queste entità nel nostro paese... boh...

tazmaniac 7 anni fa su tio
I bilaterali sono esplicitamente sostenuti e incoraggiati dalle preminenti aziende elvetiche. E per forza ... figuriamoci ... è ormai da tempo immemore che stiamo dimostrando di avere un governo e parecchi dirigenti senza OO, senza idee e disposti a prenderlo ovunque, sempre e solo con la solita scusa: siamo al centro dell'Europa, i bilaterali sono necessari, bla,bla,bla ... caspita, mah, mi domando ... prima dei bilaterali come facevamo a sopravvivere ... chi gestiva governo e aziende a quei tempi era parente diretto di Gesù Cristo, probabilmente...

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
Prima dei bilaterali come facevamo a sopravvivere?... ma davvero fai una domanda tanto stupida?... guarda che la unione europea mica è arrivata ai tempi di Gugliemo Tell!... a all'inizio era un mercato piccolo e aperto... la esigenza dei bilaterali è arrivata con l'evoluzione della EU... Per aiutarti , googla "unione europea wiki"... potrai trovare la cronologia e l'evoluzione della EU... :-)))

vulpus 7 anni fa su tio
Tipico svizzero certo catastrofismo. Ma lasciamo lavorare gli inglesi per sistemarsi come si deve dopo l'uscita dalla EU. La Svizzera potrebbe solo preoccuparsi della forza del suo franco, ma cona Inghilterra scevra da vincoli europei si troveranno tante soluzioni.

negang 7 anni fa su tio
"Ha affermato che si potrebbe semplificare questa esigenza regolamentare, senza nuocere alla salute degli impiegati. «Abbiamo bisogno di adeguare questa legge ai tempi moderni, ovvero ai tempi di lavoro flessibili», ha continuato." Cioè ??? Non segni più gli straordinari e non te li pagano nemmeno ? Oppure ti fanno lavorare come un cinese e non risulta da nessuna parte ? Ci dobbiamo abbassare ai paesi del terzo mondo quando si sono conquistate queste cose 40 anni fa ? Questo non è tempi moderni ma ritorno a tempi durissimi. Prossimo step riaprire allo schiavismo .. e siamo a posto.
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