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SVIZZERAEcco cosa c'è da sapere sulla Riforma III dell'imposizione delle imprese

09.01.17 - 09:48
Andremo a votarla il prossimo 12 febbraio. Ci renderebbe più attraenti per le multinazionali ma a farne le spese potrebbero essere Cantoni e Comuni
Ecco cosa c'è da sapere sulla Riforma III dell'imposizione delle imprese
Andremo a votarla il prossimo 12 febbraio. Ci renderebbe più attraenti per le multinazionali ma a farne le spese potrebbero essere Cantoni e Comuni

BERNA - La popolazione svizzera sarà chiamata alle urne il prossimo 12 febbraio sulla Legge sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese.

Di cosa si tratta?

Con la riforma verrà soppressa l’imposizione ridotta di tre tipi di società: holding, di domicilio e miste. Una pratica non più compatibile con gli standard fissati da Ocse ed Ue, e che sarà cancellata. Pertanto, per evitare la fuga verso lidi più accoglienti di colossi del calibro, ad esempio, di Nestlé e Novartis, le attività di ricerca e sviluppo delle aziende beneficieranno di sgravi fiscali. I Cantoni, per restare attrattivi, potranno ricorrere alla riduzione delle imposte sul’utile.


Cosa dicono i favorevoli?

Consiglio federale e Parlamento raccomandano di accettare la legge, che considerano «un investimento per il futuro» e una salvaguardia per l’attrattività elvetica. «Grazie a nuove misure la Riforma III rafforza la competitività della Svizzera e crea un margine di manovra politico-finanziario per i Cantoni». L’obiettivo è di «aumentare il consenso internazionale nei confronti del nostro sistema di imposizione delle imprese e garantire un’imposizione fiscale competitiva».


Cosa dicono i contrari?

Il referendum contro la riforma è stato lanciato da PS, Verdi e sindacati, che temono drastiche conseguenze per Cantoni e Comuni, consistenti in grosse perdite di gettito fiscale. «I Cantoni perderanno centinaia di milioni che le magre compensazioni previste versate dalla Confederazione modificheranno solo leggermente. I Comuni saranno i maggiori perdenti perché non riceveranno nessuna compensazione». In caso di approvazione, secondo l’alleanza referendaria, saranno da prevedersi aumenti fiscali e nuove tasse ai danni di classe media e salariati.

I costi previsti dall’Amministrazione federale delle contribuzioni sono di circa 3 miliardi di franchi. Si tratta, però, di una stima a grandi linee: dipenderà molto la quantità di gettito fiscale di competenza cantonale, e come reagiranno le grandi aziende.

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COMMENTI
 

elvetico 7 anni fa su tio
Io propongo una riforma IV dell'imposizione sul reddito dei cittadini nel senso di abbassare le loro tasse e aumentare le risorse ai servizi sociali comunali-cantonali-federali a carico dei ricconi che in questo Paese beneficiano di sgravi fiscali ingiustificati-regalati-immeritati. Chi più ha, più dìa, insomma ! O no ?

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Rassegnati elve. Finché il parlamento resterà nelle mani della destra l'andazzo resterà quello di abbassare le tasse per i super ricchi e in cambio tagli a servizi sociali, istruzione, cultura e sanità. Spesso ci si dimentica che la destra è questo.

Don Quijote 7 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Meglio avere ricchi che danno poco che poveri che vorrebbero dare tanto ...

elvetico 7 anni fa su tio
Risposta a Don Quijote
Sì, è vero, ma a forza di regalare ai ricchi si finisce con il togliere il già poco che hanno ai poveri ..... e anche questo fa MALE alla Nazione.

mats13 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Infatti il CF Berset, noto estremista di destra con tessera di affiliazione al PNOS, con la riforma 2020 vuole ridurre i tassi di conversione LPP eaumentare l'IVA a fronte di fr. 70. di aumento della rendita AVS. Un gran bel colpo socialista...
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