Andremo a votarla il prossimo 12 febbraio. Ci renderebbe più attraenti per le multinazionali ma a farne le spese potrebbero essere Cantoni e Comuni
BERNA - La popolazione svizzera sarà chiamata alle urne il prossimo 12 febbraio sulla Legge sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese.
Di cosa si tratta?
Con la riforma verrà soppressa l’imposizione ridotta di tre tipi di società: holding, di domicilio e miste. Una pratica non più compatibile con gli standard fissati da Ocse ed Ue, e che sarà cancellata. Pertanto, per evitare la fuga verso lidi più accoglienti di colossi del calibro, ad esempio, di Nestlé e Novartis, le attività di ricerca e sviluppo delle aziende beneficieranno di sgravi fiscali. I Cantoni, per restare attrattivi, potranno ricorrere alla riduzione delle imposte sul’utile.
Cosa dicono i favorevoli?
Consiglio federale e Parlamento raccomandano di accettare la legge, che considerano «un investimento per il futuro» e una salvaguardia per l’attrattività elvetica. «Grazie a nuove misure la Riforma III rafforza la competitività della Svizzera e crea un margine di manovra politico-finanziario per i Cantoni». L’obiettivo è di «aumentare il consenso internazionale nei confronti del nostro sistema di imposizione delle imprese e garantire un’imposizione fiscale competitiva».
Cosa dicono i contrari?
Il referendum contro la riforma è stato lanciato da PS, Verdi e sindacati, che temono drastiche conseguenze per Cantoni e Comuni, consistenti in grosse perdite di gettito fiscale. «I Cantoni perderanno centinaia di milioni che le magre compensazioni previste versate dalla Confederazione modificheranno solo leggermente. I Comuni saranno i maggiori perdenti perché non riceveranno nessuna compensazione». In caso di approvazione, secondo l’alleanza referendaria, saranno da prevedersi aumenti fiscali e nuove tasse ai danni di classe media e salariati.
I costi previsti dall’Amministrazione federale delle contribuzioni sono di circa 3 miliardi di franchi. Si tratta, però, di una stima a grandi linee: dipenderà molto la quantità di gettito fiscale di competenza cantonale, e come reagiranno le grandi aziende.