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BERNACSt, apparecchi acustici anche tramite AVS

06.12.16 - 12:19
CSt, apparecchi acustici anche tramite AVS

BERNA - Le persone in età AVS che hanno bisogno di un apparecchio acustico devono poter essere rimborsate alla stessa stregua di coloro che sono al beneficio dell'AI. Ne è convinto il Consiglio degli Stati, che oggi ha approvato con 36 voti senza opposizioni un mozione in tal senso del "senatore" Josef Dittli (PLR/UR). Il Consiglio federale invitava il plenum a respingere il testo.

Secondo Dittli, tutti gli adulti deboli d'udito devono essere trattati allo stesso modo. Le differenze dei rimborsi a seconda dell'assicurazione sono ingiuste e non più difendibili da un punto di vista sociale. In aula il "senatore" urano ha ricevuto il sostegno anche della collega Pascale Bruderer (PS/AG), autrice di un'interpellanza sullo stesso tema.

Attualmente l'AVS versa un forfait di 630 franchi per chi necessita di apparecchi monoauricolari, mentre l'assicurazione invalidità ne accorda 840. L'AI concede pure 1'650 franchi per coloro che hanno bisogno di apparecchi biauricolari.

Altra diseguaglianza di trattamento: gli invalidi possono chiedere un apparecchio a partire da una perdita di udito del 15-20%, mentre i pensionati soltanto dal 35%.

Il Consigliere federale Alain Berset ha ammesso che le prestazioni dell'AVS sono meno estese di quelle dell'AI. Tuttavia il ministro della sanità ha tentato invano di rendere attenti i consiglieri agli Stati che "si tratta di due assicurazioni con obiettivi differenti".

L'AI è un'assicurazione di rieducazione, mentre l'AVS non persegue questo scopo. "Quest'ultima è un'assicurazione di rendita e i suoi contributi sono stati previsti in un'epoca in cui non esisteva ancora l'assicurazione malattie obbligatoria per tutti", ha spiegato Berset.

Il ministro socialista ha tentato invano di convincere il plenum che il Consiglio federale sarebbe pronto a esaminare la possibilità che l'AVS si prenda a carico anche gli apparecchi biauricolari. "Occorreranno tuttavia delle analisi approfondite per determinare le conseguenze finanziarie", ha aggiunto Berset.

Alla fine però la Camera dei cantoni non lo ha seguito e ha preferito accogliere la mozione. Il dossier passa ora Nazionale.
 
 

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