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SVIZZERA/STATI UNITITrump e Blocher: due politici, una strategia

11.11.16 - 08:22
Il magnate dell’immobiliare Trump senza esperienza è diventato presidente. Anche in Svizzera gli imprenditori entrano in politica con successo e conquistano i cittadini
Trump e Blocher: due politici, una strategia
Il magnate dell’immobiliare Trump senza esperienza è diventato presidente. Anche in Svizzera gli imprenditori entrano in politica con successo e conquistano i cittadini

LUGANO - La sorpresa dell’elezione di Trump è stata definita anti establishment: gli elettori hanno scelto l’imprenditore senza esperienza piuttosto che l’élite. Un fenomeno, quello degli outsider provenienti dal mondo economico, conosciuto anche in Svizzera. Christoph Blocher, ex proprietario della Ems-Chemie, la figlia Magdalena Martullo Blocher, Roger Köppel, editore della Weltwoche, sono gli esempi più significativi.

Le paure del popolo - Anche se divisi da un oceano, i due vincono nelle somiglianze: «Trump e Blocher hanno fatto loro le preoccupazioni ignorate dalla politica», spiega l’economista Reiner Eichenberger. Quali? La paura di essere lasciati indietro dalla globalizzazione, perdere il lavoro e non riuscire a sfamare la famiglia. Ma il popolo non teme solo le perdite materiali, aggiunge il politologo Michael Hermann, bensì anche il fatto che all’élite non interessi nulla dei loro problemi. Ed è proprio qui che «i politici del popolo» fanno breccia. Poco importa se milionari o miliardari. Da un lato, spiega Eichenberger, la ricchezza è segno di successo. Dall’altro, afferma Hermann: «Rispetto a un imprenditore, un insegnante è più vicino al lavoratore per lo stipendio, ma la distanza culturale è maggiore».

Nessun equilibrismo - Il divario, poi, si colma con la comunicazione. Un ricco che grida, brontola e si agita, accorcia le distanze. Non è percepito come membro della classe politica: «Christoph Blocher e Roger Köppel comunicano in modo convincente la loro preoccupazione per il popolo», spiega Eichenberger. Equilibrismo insomma? «Non è equilibrismo: so per esperienza personale come i media mainstream raccontino e pensino in modo unilaterale», ci risponde Köppel. E aggiunge di non essere interessato a eliminare l’élite, ma a cambiarla: «Serve un élite del fare, troppo spesso c’è solo un’élite dell’apparire»

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COMMENTI
 

Bacaude 7 anni fa su tio
Purtroppo il nostro amico Donald Fart ha vinto e bisogna accettare il verdetto. Certo, basterebbe notare cosa hanno fatto in questi due giorni in borsa aziende farmaceutiche e titoli bancari. (abolizione Obamacare e totale deregulation per gli Istituti? Who knows?) Questo Yuppie vanitoso è vicino al popolo come Maria Antonietta. Leggo ora su alcune testate americane che i siti estremisti islamici festeggiano la sua vittoria auspicando una maggior radicalizzazione del confronto. C'è da sperare che, come credo non farà nulla per la gente (anzi probabilmente taglierà altra socialità), non faccia nulla per esacerbare un confront già caotico di suo.

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Quando sento che ora gli eroi del popolo e delle classi più basse sono miliardari che hanno creato imperi finanziari proprio attraverso lo sfruttamento di queste classi meno agiate non so se ridere o se piangere. Come si può pensare che personaggi così tutelino gli interessi dei lavoratori?

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Rassegnati! Le lotte di classe sono finite da un pezzo! I tempi sono cambiati! Curioso che debba essere io a ricordarlo a un sedicente "progressista".

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
non pensarlo neppure! questi personaggi hanno una mente egocentrica, materialista, distruttiva delle (deboli) conquiste sociali; non gliene frega una cippa della salute della terra, delle persone, degli animali: pensano solo al denaro e ai beni materiali!

patrick28 7 anni fa su tio
impiegati ed operai. meritate il vostro Trump o Blocher. lavorare, niente aumenti di stipendio e tasse da pagare. gli sgravi fiscali solo ai ricchi. non lamentatevi e soprattutto parlate male della sinistra, dei sindacati e degli stranieri. buona vita !

Danny50 7 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Bravo, vedo. che sei rinsavito. Cosi si ragiona...

ziopecora 7 anni fa su tio
Risposta a patrick28
quale sinistra? l'esercito degli impiegati pubblici totalmente slegati dal mondo reale? Quella degli "intellettuali" -chi saranno mai questi personaggi incapaci di usare le mani?- che a nostro carico ci catechizzano a lunghezza di giornata? Tutta gente che campa -e anche piuttosto bene- con la ricchezza prodotta da altri. Altri, imprenditori alle maestranze, che ogni mattina si alzano e lavorano duro per poi consegnare una parte della ricchezza che hanno creato allo stato, che a sua volta ne distribuisce una buona parte ai questi sinistri... Oggigiorno chiunque si permetta di presentare un discorso chiaro e pragmatico sulle difficoltà dell'economia reale e di chi ci vive o dovrebbe vivere, cioè la classe media, viene bollato di populismo.
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