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BERNADiritto fallimentare, il Consiglio federale vuole arginare gli abusi

12.10.16 - 10:36
Diritto fallimentare, il Consiglio federale vuole arginare gli abusi

BERNA - Il Consiglio federale vuole arginare gli abusi nell'ambito del diritto fallimentare. Per fare questo intende adeguare la legge federale sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) e oggi ha preso atto dei risultati della procedura di consultazione.

Il progetto preliminare mira in primo luogo ad eliminare gli ostacoli pratici e giuridici che i creditori lesi incontrano nel far valere le loro pretese nei confronti dei debitori. L'obiettivo è arginare gli abusi senza ostacolare l'iniziativa imprenditoriale né criminalizzare le imprese in difficoltà, si legge in un comunicato governativo.

In generale i partecipanti alla consultazione non hanno contestato l'obiettivo dell'avamprogetto, ovvero impedire i fallimenti abusivi. È risultata ben accetta in particolare la proposta di assegnare al debitore la responsabilità per le spese e di mantenere allo stesso tempo l'obbligo di anticipazione delle stesse per il creditore. Molte delle misure proposte sono state tuttavia ritenute insufficienti o inadeguate.

Ha suscitato critiche soprattutto la proposta di permettere ai creditori di diritto pubblico, quali le amministrazioni fiscali e la SUVA, di presentare una domanda di fallimento. Suscita scontento anche la proposta secondo cui in futuro i membri dell'organo superiore di amministrazione di una società fallita dovranno rispondere personalmente e solidalmente delle spese non coperte di una procedura fallimentare.

Molti partecipanti auspicano un esame approfondito di altre soluzioni; ad esempio, una migliore interconnessione e accessibilità dei dati disponibili nei registri concernenti le persone coinvolte in fallimenti, continua la nota.

Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare un messaggio, che terrà conto delle numerose proposte avanzate dai vari partecipanti alla consultazione.
 

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