In un'intervista al Tages-Anzeiger, l'ex consigliere federale minaccia un'iniziativa contro la libera circolazione
ZURIGO - L'UDC è pronta a lanciare un'iniziativa popolare contro la libera circolazione delle persone se la pressione migratoria non diminuirà nettamente: lo afferma il responsabile della strategia del partito, l'ex ministro di giustizia Christoph Blocher.
Se la legge di attuazione del mandato costituzionale sull'immigrazione di massa uscirà dal parlamento come proposto ieri dalla Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale aumenteranno ulteriormente gli arrivi di stranieri, il tasso di disoccupazione crescerà e i costi per i trasporti e per la socialità saliranno alle stelle, sostiene Blocher in un'intervista pubblicata oggi da "Tages-Anzeiger".
E Blocher, nell'intervista attacca frontalmente il PLR. Il giornalista del Tages-Anzeiger, ha osservato che, in merito alla decisione della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale sull'applicazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa, risoltasi con un compromesso che non è piaciuto all'UDC, vi erano stati in precedenza dei colloqui tra i rappresentanti del mondo economico e i partiti borghesi. Blocher, alla domanda sui motivi per cui non si è raggiunto ad un accordo per una soluzione insieme all'UDC, ha affermato che per lui era già certo sin dall'inizio che il PLR non avrebbe accettato. «Per il PLR l'Unione Europea è più importante del popolo svizzero. Ha paura che l'Unione europea disdica gli accordi bilaterali. Ma Bruxelles non ha nessun interesse a farlo. Il PLR è un fifone per antonomasia. Il presidente del PPD Gerhard Pfister voleva applicare l'iniziativa, ma lui non è il PPD. Le associazioni economiche hanno inoltre riconosciuto la necessità di applicare l'articolo costituzionale, altrimenti andrà a finire male. Se la legge sarà applicata come vuole la Commissione, l'immigrazione continuerà a salire ulteriormente, aumenterà la quota dei senza lavoro e i costi per il mezzi di trasporto e dello stato sociale andranno alle stelle».
Secondo l'ex consigliere federale è probabile che il Nazionale approvi la normativa proposta dalla sua commissione. "Ma forse abbiamo ancora una chance al Consiglio degli Stati".
Nel caso in cui le camere dovessero approvare la legge nei termini ventilati ieri l'UDC rinuncerebbe al referendum: secondo Blocher infatti un'eventuale vittoria davanti al popolo non averebbe alcun valore, perché tutto rimarrebbe come adesso. Sarebbe tanta fatica per nulla, insomma.
In tal caso sarebbe quindi meglio affrontare la questione da un altro lato. "Se vedremo che la legge di applicazione non farà calare massicciamente l'immigrazione l'UDC lancerà un'iniziativa per disdire la libera circolazione delle persone", fa sapere l'imprenditore.
Per Blocher un arretramento dei nuovi arrivi di 10'000 unità non è certamente abbastanza: "fino al 2007 abbiamo avuto un'immigrazione di 20'000 persone all'anno: a questi valori dobbiamo orientarci".
ats / p.d'a.