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BERNAPiù rigore e risparmi nel programma di legislatura

06.04.16 - 16:54
Più rigore e risparmi nel programma di legislatura

BERNA - Il rigore dei conti e i risparmi devono essere maggiormente al centro dell'attenzione nel programma di legislatura. L'apposita commissione del Nazionale propone di rivedere completamente i punti presentati dal Consiglio federale su questi temi, si legge in un comunicato odierno.

La commissione ha presentato proposte di modifica per la maggior parte degli articoli del programma di legislatura 2015-2019. Ad esempio, ha approvato con 15 voti contro 7 una proposta che chiede, in aggiunta al programma di stabilizzazione 2017-2019 (con sgravi di circa un miliardo di franchi all'anno), di proseguire con il piano di rinuncia a determinati compiti. L'obiettivo è ottenere maggiori risparmi per 500 milioni di franchi all'anno.

Viene inoltre chiesto un rapporto sui costi della regolamentazione per lo sgravio finanziario dell'economia (13 voti contro 2 e 5 astensioni) e l'elaborazione di un ampio pacchetto di deregolamentazione (13 voti contro 7).

La Confederazione deve poi permettere lo sviluppo di condizioni quadro favorevoli per la digitalizzazione della società e promuovere una trasformazione durevole del settore economico in questo senso. A tal scopo il Consiglio federale deve tra l'altro adottare nel settore dell'economia digitale misure per promuovere le imprese innovative e il capitale di rischio, viene sottolineato ancora nella nota.

Nell'ambito della migrazione la commissione speciale propone due nuove misure. Da un lato, il Consiglio federale deve garantire l'impegno della Svizzera a livello internazionale per un'applicazione coerente di Schengen/Dublino e per una politica d'accoglienza più equa a livello europeo (18 voti contro 1 e 2 astensioni). D'altro canto, si domanda (8 voti contro 6 e 8 astensioni) di rafforzare la cooperazione con l'Ue in progetti e programmi nel settore dell'asilo.

Al termine della deliberazione la commissione ha inoltre deciso di presentare due iniziative parlamentari per modificare la procedura delle Camere riguardante proprio il programma di legislatura. Per 11 voti contro 10, è stato ritenuto che l'attuale iter sia poco efficiente e debba essere semplificato.

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