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SVIZZERAPresidenza PLR, Petra Gössi è l'unica candidata

01.03.16 - 10:02
L'elezione è in agenda in occasione dell'assemblea dei delegati del prossimo 16 aprile a Berna
Presidenza PLR, Petra Gössi è l'unica candidata
L'elezione è in agenda in occasione dell'assemblea dei delegati del prossimo 16 aprile a Berna

BERNA - La consigliera nazionale svittese Petra Gössi sarà verosimilmente la prossima presidente del PLR nazionale. È infatti l'unica candidata alla successione del dimissionario Philipp Müller, indica il partito in una nota diramata stamane. L'elezione è in agenda in occasione dell'assemblea dei delegati del prossimo 16 aprile a Berna.

Le sezioni cantonali e le organizzazioni vicine al partito hanno avuto tempo fino alla scorsa mezzanotte per inoltrare candidature alla commissione di selezione, che ora intende valutare a fondo quella di Gössi, si legge nel comunicato.

Concretamente la commissione incontrerà nei prossimi giorni la 40enne giurista per un colloquio. Non vi è elemento alcuno che possa far pensare a un fallimento della candidatura dell'esponente dell'ala destra del partito, la quale ha assicurato di voler proseguire sulla linea di Müller.

Fuori Wasserfallen

Nelle ultime settimane la commissione ha condotto tre discussioni esplorative: oltre che con Gössi, con il consigliere agli Stati nidvaldese Hans Wicki e con il consigliere nazionale bernese Christian Wasserfallen, considerato a lungo favorito. Ma entrambi hanno gettato la spugna.

La commissione ha posto quali condizioni per accedere alla presidenza la capacità del candidato di rappresentare il partito e i suoi membri nella loro diversità. Il futuro timoniere del PLR dovrà in particolare dimostrare di essere indipendente da particolarismi economici e di disporre di un potenziale di identificazione e di mobilitazione.

Vicina all'economia

Gössi, che siede in Consiglio nazionale dal 2011, lavora presso la società Baryon di Zurigo, attiva nell'amministrazione e consulenza patrimoniale. In interviste recenti ha sottolineato di non voler rinunciare a questa attività, per non trasformarsi in una politica di mestiere.

La vicinanza al mondo economico è rivelata anche dal fatto che la svittese siede nei comitati direttivi dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (usam) dell'Associazione svizzera dei proprietari fondiari (HEV).

E ai Cantoni che contribuiscono alla perequazione

Quale politica a livello nazionale finora era piuttosto sconosciuta. Si è profilata soprattutto su questioni finanziarie, in particolare per salvaguardare gli interessi dei "Cantoni di montagna" (con risorse oltre la media e quindi donatori) nell'ambito della perequazione finanziaria. Nell'estate del 2014 ha destato scalpore con la richiesta che Svitto versasse il suo contributo su un conto bloccato.

La 40enne è stata nel Gran Consiglio di Svitto tra il 2004 e il 2011, dirigendo negli ultimi tre anni il gruppo PLR. Dal 2012 è presidente della sezione liberale radicale del cantone. La sua elezione permetterebbe alla Svizzera centrale di essere rappresentata a livello nazionale, dove attualmente non dispone di consiglieri federali, né di presidenti di partito o di gruppo.

Conservatrice e per i Bilaterali

Le origini in terra cattolica della Svizzera centrale si riflettono nelle sue posizioni su questioni di società: ad esempio Gössi è contraria all'adozione all'interno di coppie omosessuali.

Non ha mai temuto l'avvicinamento con l'UDC né liste comuni per elezioni a livello cantonale o federale. Si è anche fatta notare per le sue chiare critiche nei confronti della Corte europea dei diritti dell'uomo.

Contemporaneamente si è distanziata da posizioni democentriste, sostenendo a spada tratta gli accordi bilaterali con l'Ue. La svittese è comunque opposta a un'adesione della Svizzera. In interviste ai media ha assicurato che, se accederà alla presidenza del PLR nazionale, proseguirà sulla linea di Philipp Müller. Il partito non scivolerà più a destra, ha affermato. Gössi ha la reputazione di essere conciliante.

È nata a Küssnacht am Rigi, dove è cresciuta come figlia unica e risiede tuttora. È nubile e vive in coppia. Nel tempo libero apprezza molto la montagna.

Nuovi vertici anche per PPD, UDC e Verdi

Tra i partiti di governo oltre al PLR, anche PPD e UDC si daranno un nuovo presidente in aprile. Per dirigere i democristiani al posto di Christophe Darbellay, entro i termini fissati dal partito, solo il consigliere nazionale zughese Gerhard Pfister ha annunciato una candidatura. Il 53enne è considerato un esponente della destra del PPD.

A dirigere l'UDC sarà verosimilmente Albert Rösti. Il 48enne consigliere nazionale bernese è stato designato dalla direzione alla successione di Toni Brunner.

Cambiamenti ai vertici riguarderanno anche i Verdi. L'attuale copresidente e consigliera nazionale bernese Regula Rytz, 54 anni domani, dovrebbe dirigere sola il partito dopo il ritiro dell'altra copresidente, la consigliera nazionale vodese Adèle Thorens. Dopo la scadenza dei termini per le candidature, Rytz è risultata la sola ad aver manifestato interesse.

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