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ZURIGORaduno UDC zurighese all'Albisgüetli, Blocher critica la "dittatura" bernese

15.01.16 - 21:19
L'ospite Schneider-Ammann ha invitato Blocher ad affrontare insieme le sfide del futuro.
Raduno UDC zurighese all'Albisgüetli, Blocher critica la "dittatura" bernese
L'ospite Schneider-Ammann ha invitato Blocher ad affrontare insieme le sfide del futuro.

ZURIGO - Al tradizionale raduno dell'UDC zurighese all'Albisgüetli, Christoph Blocher ha criticato questa sera la "dittatura" della Berna federale e dei giudici che fanno di tutto per non metter in pratica le iniziative del partito. Ospite della serata il neopresidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann.

Il "padrone di casa", che 28 anni fa ha lanciato l'incontro programmatico del partito nella sala della Società di tiro di Zurigo, ha ricordato lo "storico" risultato del suo partito alle ultime elezioni federali.

Non si tratta però di un trionfo, ma di una vittoria che "ci fa pensare" e incute pure "paura", per l'impossibilità di far rispettare ciò che il popolo ha deciso.

"Le svizzere e gli svizzeri chiedono che siano rispettati i loro interessi, non quelli di tutti gli altri da qualche parte nel mondo", ha detto Blocher (stando alla versione scritta del suo discorso).

Il "tribuno" zurighese - che in aprile lascerà la carica di vicepresidente dell'UDC svizzera - ha parlato anche di "schiere di illegali che inondano il nostro Paese" e di un "caos nel settore dell'asilo" che è una conseguenza della "crisi della classe dirigente".

Nonostante ciò, "non si vogliono espellere gli stranieri che commettono reati e non si vuole porre un freno all'immigrazione di massa, ignorando la volontà popolare".

"La Berna federale si è avviata sulla strada della dittatura", ha tuonato Blocher. Basti pensare alla strenua lotta dei politici, delle autorità, dell'amministrazione e dei giudici contro la cosiddetta "iniziativa per l'attuazione" dell'UDC.

Schneider-Ammann saluta il ritorno alla concordanza - Dopo il discorso di Christoph Blocher - e la cena per i circa 1200 fra membri di partito e ospiti - ha preso la parola il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann (PLR).

Usando toni più concilianti, il ministro dell'economia si è rallegrato per il "ritorno alla concordanza" sancito dai risultati delle ultime elezioni federali e dall'entrata nel Consiglio federale del secondo rappresentante UDC.

Schneider-Ammann ha ribadito l'opposizione del Consiglio federale e del parlamento all'"iniziativa per l'attuazione", perché non rispetta i principi dello Stato di diritto e della proporzionalità.

Il consigliere federale ha altresì ricordato l'importanza di rispettare il mandato costituzionale per una limitazione dell'immigrazione, pur mantenendo la via bilaterale con l'UE.

Dopo aver passato in rassegna i punti forti dell'economia svizzera ed aver sottolineato l'importanza dei rapporti commerciali con l'Europa, Schneider-Ammann ha invitato "l'amico" Christoph Blocher ad affrontare insieme le sfide del futuro.

La "soluzione più ragionevole" - ha detto il presidente della Confederazione - è quella che garantisce "una regola di stabilità nell'immigrazione" e "un patto di stabilità nella politica europea".

 

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